Tre avvisi di garanzia per altrettanti favaresi. 20 anni dopo il tragico omicidio del piccolo Stefano Pompeo, di Favara, il caso si riapre: la DDA di Palermo ha disposto gli interrogatori nei confronti dei tre soggetti.
Tre persone sono state iscritte nel registro degli indagati per l’omicidio del piccolo Stefano Pompeo, l’11enne favarese ucciso per errore durante un agguato mafioso quando si trovava a bordo di una jeep insieme a un amico del padre, mentre stavano dirigendosi da Favara verso Villaggio Mosè. Lungo il tragitto l’agguato: i killer spararono tre fucilate a pallettoni contro il fuoristrada convinti di trovare al suo interno un boss mafioso della famiglia rivale. Un tragico errore che costò la vita all’11enne.
Il fatto avvenne la sera del 21 aprile 1999. Sono passati più di 20 anni da allora e adesso, secondo quanto riporta il quotidiano La Sicilia, sarebbero stati notificati tre avvisi di garanzia nei confronti – ricostruiscono anche altri organi di informazione – di Vincenzo Quaranta e dei fratelli Pasquale e Gaspare Alba, tutti di Favara.
A firmare i provvedimenti è stato il pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, Alessia Sinatra, che avrebbe anche disposto gli interrogatori degli indagati e affidato le indagini alla Squadra Mobile della Questura di Agrigento.
La svolta investigativa sarebbe arrivata dopo le dichiarazioni del pentito Maurizio Di Gati che avrebbe raccontato, qualche anno addietro, quanto sapeva riguardo l’assassinio del piccolo Pompeo, indicando anche i nomi e il movente dei presunti autori dell’omicidio.
Il triste caso di Stefano Pompeo è stato riaperto di recente dalla DDA di Palermo. La sua storia è tornata alla ribalta lo scorso aprile, quando venne proiettato per la prima volta il docu-film a lui dedicato “Quasi 12 – Nessun colpevole”, scritto dal giornalista Gero Tedesco.
Vittima innocente della mafia, appassionato tra le altre cose di fumetti e di Lupo Alberto, un paio di settimane dopo l’omicidio Stefano Pompeo avrebbe dovuto compiere 12 anni. Oggi ne avrebbe avuti 32.
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