Da circa un mese l’imbarcazione verosimilmente usata da un gruppo di migranti per sbarcare sulla costa agrigentina, a Ribera, sta ancora in spiaggia. La segnalazione è dell’associazione MareAmico. “Marcirà lì e inquinerà” – è il commento di Claudio Lombardo.
Era lo scorso 10 giugno quando, all’alba, una ventina di migranti erano arrivati in spiaggia a Ribera, facendo perdere le loro tracce. L’ennesimo caso, nell’agrigentino, di uno sbarco fantasma. È passato praticamente un mese da allora e l’imbarcazione utilizzata per l’approdo sulla costa riberese è ancora lì.
A segnalarlo è l’associazione ambientalista MareAmico. “Ora il suo destino – scrivono dall’associazione in riferimento al natante – sarà quello di marcire in spiaggia e i suoi rifiuti inquineranno un lungo tratto di litorale”.
Secondo la ricostruzione di MareAmico, la barca usata dai migranti era rimasta a riva con il motore acceso per mezza giornata. Poi, invece di essere portata nel porto più vicino, sarebbe stata trascinata a riva, divenendo così inutilizzabile. “Negli scorsi mesi MareAmico – dice Claudio Lombardo, responsabile dell’associazione – aveva proposto ai ministri competenti una modifica alla circolare al fine di permettere il riutilizzo di queste imbarcazioni, invece che la loro distruzione, con le spese a carico dello Stato”. “Chissà – dicono dall’associazione – per quanto tempo quella barca resterà in spiaggia”.
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