Ancora disservizi per il servizio navale che collega Lampedusa e Linosa con Porto Empedocle. Il sindaco delle Pelagie, Totò Martello, chiede l’intervento dell’assessore regionale Falcone e chiede anche alla Siremar di fornire una nave più grande e in migliori condizioni di quelle attualmente messe a disposizione.
Ancora disservizi e lamentele a Lampedusa per il servizio navale che collega le Pelagie con la costa empedoclina. “Nei giorni scorsi avevo detto che se la Siremar non avesse sostituito la nave per il collegamento tra Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle, avremmo scioperato sulla banchina al momento dell’attracco”. A parlare ieri è stato il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, che ha aggiunto: “Oggi non abbiamo avuto neppure la possibilità di scioperare perché la nave è rimasta bloccata a Linosa per un ennesimo problema tecnico”.
Per il sindaco, che già da tempo lamenta più volte disservizi della Siremar, quest’ultimo episodio è la conferma che le navi “Pietro Novelli” e “Paolo Veronese” sono del tutto inadeguate al servizio in quanto piccole e in cattive condizioni.
Una situazione difficile non solo per gli abitanti delle Pelagie, ma che provoca tanti disagi soprattutto ai turisti che, dal mare, vogliono raggiungere Lampedusa o Linosa da Porto Empedocle. “Le lettere inviate dalla Siremar all’Amministrazione Comunale dopo le nostre lamentele – aggiunge Martello – non fermeranno la protesta. Chiediamo all’assessore regionale alla Mobilità Marco Falcone un suo diretto interessamento alla vicenda: Lampedusa e Linosa non possono più aspettare”.
Infine il primo cittadino precisa che in base al contratto di servizio tra Regione e Siremar, le Pelagie hanno diritto a una nave adeguata alle loro esigenze. “Nell’attesa che questa ci venga fornita – conclude il sindaco di Lampedusa – chiediamo almeno di riavere la “Sansovino”, che è sicuramente più grande ed efficiente di quelle utilizzate attualmente”.
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