RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
IL DISTRETTO SOCIO SANITARIO D1 INADEMPIENTE NEI CONFRONTI DEI DISABILI
LE ASSOCIAZIONI IN PRIMA LINEA PER GARANTIRE I DIRITTI DEL DISABILE
Giorno 26/06 si è svolto presso l’Assessorato Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali l’incontro richiesto dai Sindaci del Distretto Socio Sanitario D1 alla presenza delle Associazioni dei Disabili. All’incontro erano presenti per la Regione l’Assessore Regionale Antonio Scavone, la Dirigente Generale Dott. ssa Di Liberti, il Capo di Gabinetto Dott. ssa Barresi e il Funzionario Direttivo Dott. ssa Agata Rubino, in rappresentanza del Distretto Socio Sanitario D1 di Agrigento Gerlando Riolo, Assessore dei Servizi Sociali del Comune di Agrigento, Anna Alba, Sindaco di Favara, e in rappresentanza delle Associazioni dei Disabili Calogero Cinquemani, Antonio Sorce e Pasquale Arnone.
Il Distretto Sanitario D1 è composto da 11 Comuni i cui sindaci sono totalmente assenti nei momenti cruciali di questa battaglia. All’incontro in argomento, infatti, era presente solo il Sindaco di Favara.
L’incontro è conseguente alla mobilitazione che ha visto nelle scorse settimane scendere in piazza le Associazioni dei Disabili per denunciare l’immobilismo del Distretto Socio Sanitario D1 che priva i Disabili dei Servizi a cui hanno diritto.
I Comuni avevano lamentato criticità oggettive superabili solo attraverso l’intervento dell’Assessorato Regionale. Dichiarazione che invece è stata smentita dai Dirigenti dell’Assessorato.
Durante l’incontro i rappresentanti del Distretto hanno ribadito le deficienze dalla struttura deputata alla erogazione dei servizi.
Le Associazioni hanno sottolineato come i disabili siano vittime delle disfunzioni lì rappresentate. È stato ribadito che l’erogazione dell’Assegno di Cura anche ai disabili gravi, come avviene (pur a singhiozzo) per i Disabili Gravissimi, può rappresentare uno snellimento del processo oltre a garantire la libera scelta, favorendo il superamento delle criticità lamentate (bandi di gara, accreditamenti, consuntivazioni, ecc).
In merito alle problematiche segnalate dai rappresentanti del Distretto, la Dirigente Generale ha sottolineato come altri Distretti riescono a mantenere l’efficienza dei servizi mentre il Distretto D1 non riesce nemmeno a garantirne il diritto. Secondo il Dirigente Generale non è giustificabile la mancata erogazione visto il trasferimento dei fondi, con destinazione precisa, già avvenuto ripetutamente e con continuità. Non trova ragione anche la mancata presa in carico dei disabili gravi che hanno partecipato al recente censimento con la redazione del PAI.
La Dirigente Generale ha pertanto invitato i rappresentanti del Distretto a ricercare al loro interno le sinergie necessarie per superare le criticità. È stato proposto per esempio l’utilizzo in comune del personale oppure il cambio del ruolo di Capofila. Il sindaco di Favara si è proposto di sostituire il Comune di Agrigento nel ruolo di Capofila del Distretto, ma pare che Agrigento non voglia accogliere la proposta. Il Comune di Agrigento non appare per nulla collaborativo ma piuttosto più concentrato sul prestigio che sulla volontà di operare concretamente.
I dirigenti dell’Assessorato hanno parlato di un’idea di revisione della 328 che è una norma nazionale.
Le Associazioni hanno chiesto l’abrogazione dei Distretti, il superamento della distinzione tra Disabili Gravi e Gravissimi e la centralità del PAI nella determinazione dei servizi da erogare a ciascun disabile preso in carico.
Sulla erogazione dei Servizi ai Disabili Gravi, i Dirigenti dell’Assessorato sostengono che la norma attuale (decretoD.P.R. 589/2018) non esclude l’erogazione dei sevizi in forma indiretta.
Nel corso della riunione, su richiesta dell’Assessore Scavone, il Comune di Agrigento, capofila del distretto, nella persona dell’Assessore Riolo, si è impegnato a convocare immediatamente una riunione con gli altri sindaci per effettuare una ricognizione sia sui trasferimenti finanziari già effettuati dalla Regione sia sullo stato del censimento dei disabili gravi, nonché a concordare con le altre amministrazioni comunali le soluzioni da trovare per superare gravi criticità di gestione causate da attriti interni emersi durante l’incontro di oggi e che di fatto bloccano l’erogazione dei servizi agli stessi disabili. L’Assessore Riolo si è impegnato a portare, entro 15 giorni, proposte concrete da parte del Distretto D1.
Al termine dell’incontro le parti hanno chiesto all’Assessore Scavone, che si è detto disponibile, di fare un aggiornamento della situazione immediatamente dopo la riunione dei sindaci del distretto.
Da parte delle associazioni presenti viene ribadito agli amministratori che la loro indifferenza e il loro immobilismo sono la causa della pessima gestione dei servizi ai disabili. Una pessima condotta inammissibile!
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