Pesanti sperequazioni e diversità di trattamento nelle tariffe di conferimento dei rifiuti indifferenziati nelle varie discariche presenti sul territorio regionale sono state denunciate dal sindaco di Agrigento Lillo Firetto e dall’assessore all’ecologia Nello Hamel. I due amministratori hanno inoltrato una nota al presidente della Regione, all’Assessore regionale all’Ambiente, al Direttore del Dipartimento regionale rifiuti, all’Autorità anti corruzione, all’Anci e alla Procura della Repubblica.
“Il Comune di Agrigento, –scrivono- per motivi assolutamente incomprensibili, è costretto a pagare circa 700mila euro all’anno in più di costo aggiuntivo solo perché è stato sballottato, senza nulla poter obiettare, negli impianti decisi dal Dipartimento Regionale. Si tratta di un sistema in assoluta Deregulation –dicono i due amministratori- che è omologabile a un regime di monopolio e per il quale, a causa delle inderogabili necessità di conferire rifiuti in discarica, molti Comuni sono costretti a subire questa vessazione senza nulla potere opporre”.
Il sindaco di Agrigento e l’assessore all’ecologia chiedono quindi una “operazione-trasparenza” per comprendere le ragioni alla base delle notevoli differenze tariffarie tra i vari impianti ove i costi di lavorazione dei rifiuti sono sostanzialmente omogenei. “Ciò –scrivono- a futura memoria per poter rappresentare ai cittadini virtuosi che fanno la differenziata quali sono le ragioni per le quali non fruiscono alcun beneficio”.
In particolare chiedono al Dipartimento Regionale Rifiuti e al Presidente della Regione di attivare ogni iniziativa possibile per calmierare i costi di conferimento a discarica e livellare le tariffe.
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