Secondo l’accusa avrebbe esercitato delle pressioni su di un dirigente comunale per fargli revocare l’ordine di demolizione a un immobile al quale era interessata una sua parente. È iniziato ieri il processo a carico del sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, imputato per abuso d’ufficio.
È iniziato ieri mattina al Tribunale di Agrigento il processo che vede imputato per abuso d’ufficio il sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino. Il pubblico ministero Gloria Andreoli, l’avvocato di parte civile e il difensore dell’imputato hanno chiesto l’ammissione dei rispettivi mezzi di prova.
Il primo cittadino è stato rinviato a giudizio perché, secondo le ipotesi dell’accusa, avrebbe fatto pressioni su di un dirigente comunale. Pendolino lo avrebbe fatto – sempre secondo la tesi accusatoria – per indurlo a revocare l’ordine di demolizione di un immobile abusivo al quale era interessata una sua parente che però, proprio in virtù dell’ordine di demolizione, non poteva procedere all’acquisto formale della struttura.
A dare il via all’inchiesta è stata la denuncia dello stesso dirigente comunale, che sarebbe stato rimosso dall’incarico -secondo quanto denunciato- dopo non essersi prestato alle “reiterate richieste” del sindaco. Le presunte pressioni di Pendolino sarebbero state finalizzate anche alla revoca della ingente sanzione amministrativa che scatta dagli uffici quando si accerta una violazione edilizia.
Accuse che si vedrà con il processo se troveranno riscontro e reggeranno o meno davanti ai magistrati. Il giudice della prima sezione penale, Alfonso Malato, ieri ha aperto il dibattimento e fissato la prima udienza per sentire i testi. L’istruttoria inizierà proprio con le prime audizioni il prossimo 23 settembre.
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