L’avv. Francesca Picone potrà ritornare a esercitare la sua professione. A deciderlo il Consiglio Nazionale Forense di Roma che ha annullato il provvedimento emesso dal Consiglio Distrettuale di Disciplina di Palermo che le aveva comminato la sospensione cautelare dalla professione per sei mesi.
L’Avv. Picone si dichiara grandemente soddisfatta poiché il Consiglio Nazionale Forense (massimo organo della avvocatura) ha accolto in toto le doglianze mosse in fase di appello avverso un provvedimento –scrive- che “probabilmente il Consiglio di disciplina ha emesso senza avere vagliato correttamente la esistenza di parcelle approvate e vidimate” dal consiglio dell’Ordine degli avvocati di Agrigento.
Nella nota la professionista dice di “essere stata, ingiustamente, la incolpevole protagonista di una vicenda giudiziaria scritta in un clima avvelenato da fattori esterni sconfinanti, addirittura, in uno stalking mediatico che non aveva mai avuto precedenti”.
Il provvedimento che dichiara la illegittimità della sospensione cautelare dalla professione fa sì che la sanzione debba considerarsi come mai applicata e quindi la professionista viene del tutto riabilitata.
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