Un 71enne favarese è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio preterintenzionale. Gli inquirenti vogliono vederci chiaro dopo la morte di un 79enne, suo vicino di casa. Gli investigatori dovranno capire se il più anziano sia morto in conseguenza di un presunto spintone del suo vicino di casa dopo una lite oppure no. Stamattina eseguita l’ispezione cadaverica.
La Procura della Repubblica di Agrigento ha scritto un nome sul registro degli indagati per la morte del 79enne favarese Vittorio Messina, deceduto venerdì scorso all’ospedale di Agrigento.
Si tratta del vicino di casa dell’anziano: un 71enne con il quale Messina, qualche giorno prima del decesso, avrebbe avuto una discussione al termine della quale – forse per una spinta o forse per disattenzione – il 79enne sarebbe caduto, rompendosi il femore.
L’iscrizione del 71enne nel registro degli indagati sarebbe un atto dovuto per consentire agli inquirenti di indagare e far eseguire l’ispezione cadaverica.
Secondo quanto ricostruito, portato in ospedale Messina avrebbe rifiutato le cure e l’intervento chirurgico proposto dai medici del nosocomio per ridurre la frattura del femore. Una scelta motivata, pare, dalla fede dell’anziano: era un testimone di Geova. Il litigio sarebbe avvenuto lo scorso venerdì 7 giugno, il decesso la settimana dopo. Il quadro clinico dell’anziano sarebbe andato man mano aggravandosi fino ad arrivare alla morte.
Dopo la querela di parte formalizzata dai familiari del defunto, adesso risulta indagato il suo vicino di casa con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Il sostituto procuratore Eliana Manno, titolare del fascicolo d’inchiesta che aveva inizialmente disposto il sequestro della cartella clinica, ha scelto di procedere con l’ispezione cadaverica che ha avuto luogo questa mattina presso la camera mortuaria dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.
Commenta articolo