Il Governatore Nello Musumeci sembrerebbe strizzare l’occhio alla Lega. Eventuali direzioni intraprese dal Presidente della Regione si potranno vedere in occasione del rimpasto di Giunta annunciato dallo stesso.
“Serve un centrodestra più forte, unito, meno litigioso”. Queste le parole del Governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che chiede maggiore compattezza alla sua area politica. Lo ha fatto sabato scorso nel corso della convention di Diventerà Bellissima, il movimento politico su scala regionale di cui il presidente stesso è leader.
Posti da assegnare nella Giunta Regionale, fare i conti con i nuovi equilibri politici stabiliti dalle Europee, tenere compatto un centodestra frazionato e con un partito, la Lega, che sempre di più fa la parte del leone. Queste le realtà in cui si muove Musumeci.
Sembra proprio che una maggiore apertura alla Lega sia la direzione che il Governatore siciliano sta valutando. “La Lega è grande maggioranza e dobbiamo chiederci perché al Sud non riesce ad avere le stesse percentuali del Nord – ha detto Musumeci – e perché milioni di meridionali non vanno a votare. Dobbiamo rappresentare questa fascia di persone”.
“Noi vogliamo essere l’elemento di novità per intercettare questi milioni di meridionali che hanno bisogno di essere rappresentati. Il problema – continua il leader di Diventerà Bellissima – non è essere amici della Lega o degli altri partiti. Decideremo fra qualche mese se costituire una federazione o un’alleanza con la Lega”. Frasi sulle quali c’è chi specula un possibile futuro in cui la realtà siciliana di Musumeci possa diventare, nel concreto, un’appendice meridionale del partito di Salvini.
Sul rimpasto di giunta annunciato dal Presidente della Regione, lo stesso ha detto: “Il mini-rimpasto che ho voluto sarà fatto tra qualche settimana, non cambieremo 54 assessori come capitato al Governo precedente. Va bene così la squadra, ha la mia fiducia. C’è la necessità di fare qualche sostituzione, la faremo con serenità e in pieno accordo”. Si vedrà verosimilmente al momento del rimpasto il peso che Musumeci darà a ogni suo alleato o eventuali aperture politiche.
Durante la convention di Diventerà Bellissima Musumeci non si è risparmiato sul M5S e sul PD, definendo il ministro Toninelli “una calamità nazionale”.
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