Lettera intimidatoria, con all’interno anche un proiettile, nei confronti del procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio. “Se continui a far sbarcare gli immigrati, passiamo ai fatti” – hanno scritto.
Intimidazione al procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, e ai suoi figli. Una busta, con all’interno un proiettile calibro 6.35, nascosto tra due bustine forse di zucchero per passare i controlli al metal detector, sarebbe giunta alla scrivania del procuratore capo, al Palazzo di Giustizia di via Mazzini.
“Questo è un avvertimento, la prossima volta, se continuerai a fare sbarcare gli immigrati, passiamo ai fatti. Contro di te e i tuoi 3 figli”. Sarebbe questo il contenuto della lettera recapitata a Patronaggio.
Sul caso è stato aperto un fascicolo d’inchiesta. A coordinare le indagini – a portarle avanti potrebbero essere i Carabinieri – sarà la Procura della Repubblica di Caltanissetta.
Appreso della lettera di minacce contro il procuratore, subito il Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, ha condannato “questi gesti vigliacchi”. “Si tratta di persone che fomentano un clima di tensione che non è utile a nessuno – ha detto -. Sono sicuro che la magistratura siciliana, e il procuratore di Agrigento in particolar modo, non si lascerà intimorire da minacce di questo tipo. Massima attenzione da parte della Prefettura e delle forze dell’ordine – ha aggiunto il Prefetto – sia sulla gravità del gesto che sui meccanismi predisposti per la tutela dei magistrati”.
Caputo ha infatti convocato nel pomeriggio di ieri un vertice urgente in Prefettura per una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Alla notizia della lettera di minacce giunta al procuratore di Agrigento, numerosi sono i messaggi di solidarietà arrivati da praticamente tutte le istituzioni, dal locale al regionale e al nazionale. Tra questi anche il Ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini, che proprio negli scorsi mesi aveva avuto da ridire sull’operato di Patronaggio proprio in tema di immigrazione clandestina. “Totale solidarietà al procuratore capo Luigi Patronaggio: la violenza e le minacce sono sempre inaccettabili”, ha detto ieri Salvini.
Non è la prima volta che Patronaggio è destinatario di atti intimidatori del genere. Già a settembre dello scorso anno, sempre nel quinto piano del Tribunale di Agrigento, sede della Procura, gli era stata recapitata un’altra lettera contenente un proiettile da guerra. Pare vi fossero scritte minacce di morte e che nella lettera si facesse riferimento al caso della nave Diciotti e all’inchiesta sul Ministro dell’Interno Matteo Salvini, partita proprio da Agrigento.
Commenta articolo