Arte, suggestione e spiritualità ieri sera alla Cattedrale San Gerlando di Agrigento. Illuminato durante le ore notturne soltanto con la luce delle candele, il Duomo ha accolto i presenti in un’atmosfera particolarmente apprezzata.
Varcando il portone centrale si poteva ammirare la maestosità della Chiesa illuminata soltanto dalla luce di 100 candele. Suggestiva e particolare l’atmosfera che ieri sera, in occasione della “Lunga notte della Cattedrale”, si respirava nel Duomo di Agrigento.
Il luogo sacro è rimasto aperto durante le ore notturne, rimanendo gremito di gente fino alla mezzanotte. La Cattedrale, recentemente riaperta, illuminata dalle piccole e fioche luci, ha offerto ai presenti particolari squarci della struttura simbolo della Chiesa Cattolica ad Agrigento.
“Sia la luce e la luce fu”, con i primi versetti del libro della Genesi è stata aperta la nottata. L’atmosfera mistica e spirituale è stata coronata dalla proiezione degli affreschi medievali, “strappati” negli anni Cinquanta del secolo scorso e custoditi nel Museo Diocesano, sulle lunette dove erano fissati.
Il silenzio è stato interrotto dalla musica del violoncello e il sottofondo dell’organo della Cattedrale San Gerlando.
L’arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, ieri ha dato il saluto ai presenti. Ha ringraziato per avere accolto l’invito e ha richiamato al valore della luce tenue e del silenzio. “Ci permettono di sentire la presenza di Dio”, ha detto.
“Non ci aspettavamo una presenza così qualificata – ha commentato don Giuseppe Pontillo, parroco della Cattedrale e direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Curia -. Adulti, giovani, bambini, intere famiglie sono venute per visitare un luogo e invece hanno fatto esperienza di una presenza. Stiamo lavorando a un calendario per le serate estive – conclude Pontillo – perché la Cattedrale diventi luogo di vita per tutti”.
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