Favara. “Per non dimenticare”, in scena gli alunni della Falcone Borsellino. Un primo momento è stato dedicato alla Sicilia con le sue diffuse illegalità, l’altro invece è stato dedicato al ricordo del giudice Falcone.
Manifestazione “Per non dimenticare” ieri sera dell’I.C. Falcone Borsellino di Favara. Due momenti intensi quelli vissuti presso l’elegante Teatro Gospel della Chiesa Evangelica Internazionale che ha aperto le porte alla scuola di via Rag. Angela D’Oro.
In un primo momento la Sicilia di oggi con le sue diffuse illegalità e comportamenti distorti che mortificano una terra baciata dal sole. Un monologo “pupi” scritto dalla docente Carmela Marrone che ha ripercorso una Sicilia dominata e che ha avuto sempre la guerra interna tra il bene e il male. Monologo concluso con la bella performance sulle note de “L’opera dei pupi” di Ezio Noto.
Poi spazio al teatro tra recitazione, canti e balli per ricordare il giudice Giovanni Falcone; in scena portata l’opera di narrativa dello scrittore Luigi Garlando “Per questo mi chiamo Giovanni”, riadattata da Carmela Marrone con l’aiuto delle docenti Giulia Baschi e Monica Costanza.
Un racconto sulla vita del giudice che ha perso la vita con la moglie e i ragazzi della scorta il 23 maggio del 1992. Suggestive, durante il momento teatrale, le immagini proiettate sullo schermo con la Palermo degli anni Novanta, delle guerre di mafia, della stagione dei pentiti, del primo maxiprocesso, della strage di Capaci.
A fine manifestazione il docente Giuseppe Piscopo, che ha coordinato l’iniziativa, ha concluso la serata con un intervento ribadendo che la vera antimafia si fa sui banchi di scuola con un esercito di maestri, come diceva Sciascia. “Noi non commemoriamo le vittime che svolgevano il loro lavoro non per fare gli eroi. Ma presentiamo questi martiri per far capire ai ragazzi che le loro idee di Sicilia libera e legale devono camminare sulle gambe di ognuno di noi”.
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