6 anni di reclusione per maltrattamenti, violenza sessuale e lesioni personali aggravate. Sarebbe questa la condanna chiesta ieri mattina dal sostituto procuratore Gianluca Caputo al termine della requisitoria nei confronti di un 68enne di Favara.
Secondo l’accusa l’uomo avrebbe vessato l’ex moglie con calci e pugni, insulti, minacce di morte e anche colpi di pistola sparati in aria per intimidirla perché convinto che avesse un amante. Il 68enne sarebbe accusato anche di un episodio di violenza sessuale.
La presunta vittima, a partire dal 2010, avrebbe subito questi presunti maltrattamenti per circa otto anni. Dopo l’ennesima presunta aggressione, che l’avrebbe fatta finire in ospedale, la donna avrebbe interrotto la relazione coniugale e cercato rifugio in una comunità protetta.
Dopo la requisitoria del pm, il gup Francesco Provenzano ha rinviato l’udienza al 4 luglio per l’arringa della parte civile e della difesa. A rappresentare la parte civile è l’avvocato Maria Alba Nicotra. L’imputato è difeso dall’avvocato Domenico Russello.
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