Il referendum del 5 maggio sulla rettifica dei confini territoriali tra i comuni di Aragona, Favara e Agrigento interessa non solo i cittadini di Favara Ovest ma anche quelli di Aragona Caldare. Ieri, nel quartiere della stazione ferroviaria, i cui abitanti sono aragonesi ma in territorio favarese, si è tenuto un incontro per fare il punto della situazione in vista delle consultazioni elettorali. Intanto emergono delle novità.
Non solo Favara Ovest. Il referendum del prossimo 5 maggio sulla rettifica dei confini territoriali tra i comuni di Agrigento, Favara e Aragona interessa anche il quartiere di Aragona Caldare.
Proprio per informarsi sul come e sul perché del referendum, di quali cambiamenti comporterà e dell’importanza di andare a votare, ieri si è tenuto un incontro presso la struttura che una volta era sede della scuola di Aragona Caldare, proprio di fronte alla stazione ferroviaria. Hanno partecipato una rappresentanza degli abitanti del posto e una delegazione della popolazione di Favara Ovest, le due comunità maggiormente interessate dalla rettifica dei confini insieme all’area industriale.
Per raggiungere il quorum e rendere valida la votazione serve la partecipazione alle urne del 50% + 1 degli aventi diritto al voto. Il quorum potrà essere raggiunto considerando l’intera fascia elettorale dei tre comuni interessati, oppure considerando solo gli aventi diritto al voto che abitano in queste zone che verranno cedute da un comune all’altro. Proprio questo quorum, che per chiarezza si potrebbe definire “d’ambito”, è quello che probabilmente potrà essere raggiunto.
Se il referendum dovesse passare, il quartiere di Favara Ovest, che sulla carta è territorio di Agrigento, passerà alla città dell’agnello pasquale. Il quartiere di Aragona Caldare, che in realtà è territorio di Favara, passerà ad Aragona. Agrigento, infine, acquisirà una buona fetta dell’area industriale.
Per il “quorum d’ambito”, da ciò che è emerso ieri, verranno considerati però solo gli elettori a cui verrà spostata la residenza nel caso in cui il referendum dovesse chiudersi con la vittoria del “SI”.
Ciò significa che viene tagliata fuori da questo quorum la stragrande maggioranza degli elettori di Aragona Caldare, molti dei quali abitano sì in una casa ricadente in territorio favarese ma risiedono ad Aragona. Sarebbero quindi solo 9 gli elettori di Caldare che hanno la residenza a Favara e che fanno dunque testo per il “quorum d’ambito”; questi 9 dovranno per di più andare a votare nel seggio di Favara, presso il plesso “Manzoni” di via Sant’Angelo.
In totale gli aventi diritto al voto a cui verrà spostata la residenza, la quasi totalità sono abitanti di Favara Ovest, sono 847 elettori. Ciò significa che per raggiungere il quorum serviranno non meno di 425 voti.
Con il referendum i cittadini di Aragona Caldare sperano che per il futuro si possa porre fine a una situazione che va avanti da oltre 30 anni. Un lunghissimo periodo di disservizi in quanto Caldare, avendo i cittadini aragonesi e il territorio favarese, è stata praticamente “terra di nessuno”.
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