Una vasta operazione antidroga ha avuto luogo da questa notte ad Agrigento. Oltre cento i carabinieri coinvolti in questa azione di contrasto alla circolazione di stupefacenti nel centro storico della città dei Templi. Operazione condotta anche con l’ausilio di un elicottero e di unità cinofile. Arresti e perquisizioni hanno smantellato una presunta banda di extracomunitari dedita allo spaccio di hashish e marijuana.
Un elicottero del 9° Elinucleo Carabinieri di Palermo stamani sorvolava il cielo di Agrigento. Intanto, a terra, i militari del Comando Provinciale, unitamente alle unità cinofile del Nucleo di Palermo, partivano dalla caserma Biagio Pistone alla volta del centro storico della città dei Templi. Già da questa notte oltre cento carabinieri hanno messo in campo l’operazione denominata “Piazza Pulita”, che ha portato all’arresto di sei persone.
Soggetti che, per come accertato dai militari dell’Arma, da mesi spacciavano a cielo aperto tra i vicoli del centro storico, riversando grossi quantitativi di hashish e marijuana tra giovani e giovanissimi all’uscita di scuola o all’ora dell’aperitivo.
I carabinieri hanno passato al setaccio anche gli immobili fatiscenti e abbandonati che, secondo la loro ricostruzione, venivano utilizzati dall’organizzazione per nascondere le dosi di stupefacente destinate alla vendita. Luoghi centro dello spaccio piazza Ravanusella, vie Vallicaldi, Gallo, Boccerie e altre ancora, fin nei pressi di via Atenea.
Gli spacciatori, talvolta ubriachi o sotto effetto di stupefacenti, avrebbero agito con violenza. Le telecamere nascoste dei militari dell’Arma li hanno filmati anche mentre si scagliavano contro i giovani clienti, in certi casi spaccandogli bottiglie di vetro in testa.
I particolari della maxi operazione antidroga “Piazza Pulita” stamane in conferenza stampa al Comando Provinciale dei Carabinieri. A prendere la parola il Comandante Provinciale Giovanni Pellegrino, il capitano Luigi Garrì e la dott.ssa Alessandra Russo, il pm che ha coordinato le indagini.
Gli arresti sono stati eseguiti sulla base di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento. Il provvedimento si è reso indispensabile per il pericolo che il gruppo criminale potesse far perdere le proprie tracce, ma anche a seguito delle forti tensioni e tafferugli che si erano registrati circa un mese fa, in piazzetta Ravanusella, tra la onesta e operosa comunità di senegalesi e gli spacciatori, ritenuti responsabili di un insostenibile stato di degrado tra i vicoli della città.
Numerose segnalazioni di movimenti sospetti nei pressi di piazza Ravanusella sono state fatte ai carabinieri anche dai residenti della zona e da chi sul posto ha attività commerciali. I clienti che acquistavano lo stupefacente erano soprattutto giovani e giovanissimi italiani, ragazzini e ragazzine, anche 16enni, per i quali è scattata la segnalazione alla Prefettura quali consumatori abituali di sostanze stupefacenti.
L’operazione è partita nell’ottobre dello scorso anno, in questo periodo sono state 32 le segnalazioni alla Prefettura. Gli arrestati sono quattro giovani gambiani tra i 19 e i 24 anni, un 24enne senegalese e una donna 44enne proveniente dal Belgio e con passaporto italiano, ritenuta complice della banda. Tutti domiciliati ad Agrigento o senza fissa dimora e quasi tutti catturati sempre ad Agrigento.
In passato alcuni di essi hanno trovato ospitalità in alcuni centri di accoglienza della zona. Si tratta per lo più di richiedenti asilo, entrati in Italia tra il 2014 e il 2017, le cui posizioni e la cui presenza sul territorio nazionale saranno adesso oggetto di valutazione.
Nel corso delle indagini, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato, proprio in piazzetta Ravanusella, altri 16 soggetti sorpresi a spacciare droga in zona. L’asse prediletto per il rifornimento di stupefacenti risulterebbe essere il Palermo-Agrigento. Proprio ieri sera, ha spiegato il comandante Pellegrino, uno dei destinatari della misura è stato ritrovato al ritorno da Palermo con 110 grammi di marijuana all’interno dello zainetto.
Il giro d’affari complessivo registrato nel corso dell’intera operazione è stato stimato in oltre 150mila euro. Ogni giorno il “traffico” di droga avrebbe generato un volume di circa 40 scambi di stupefacente, oltre 120 grammi di “roba” smerciata e un incasso medio di 600 euro per ogni giornata “lavorativa”. Questa mattina, in una delle abitazioni del centro storico di Agrigento, l’unità cinofila Ron ha trovato all’interno di una lavatrice due panetti di hashish per un peso complessivo di 200 grammi.
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