Sono ritenuti responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ai domiciliari, su disposizione del G.I.P. Luisa Turco del Tribunale di Agrigento, sono finiti Nazha Achibi di 53 anni e Sadok Fathallah di 59 anni. Altri due destinatari della misura, risultati irreperibili, sono attualmente ricercati.
A indagare la Squadra Mobile di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi, su coordinamento della Procura della Repubblica di Agrigento, Procuratore Luigi Patronaggio e Sostituto Paola Vetro.
Secondo quanto ricostruito, i coinvolti nella vicenda avrebbero favorito, dietro pagamento di somme di denaro, la illegale permanenza di cittadini stranieri nel territorio nazionale. A tale fine, avrebbero anche messo a disposizione di alcuni migranti documenti d’identità, titoli di viaggio per far risultare che gli stessi provenivano da canali leciti d’ingresso nello Stato, nonché sicure modalità di trasferimento per raggiungere altri Paesi europei.
Stessa ipotesi di reato è stata contestata anche ad altri soggetti, residenti a Porto Empedocle e Lampedusa, per aver favorito la permanenza degli stranieri irregolari mettendo a disposizione delle abitazioni e fornendo anche indicazioni per evitare i controlli e i relativi rimpatri.
A seguito di perquisizioni domiciliari gli agenti hanno anche rinvenuto residuati bellici, sui quali sono in corso i dovuti accertamenti.
A casa dei due arrestati invece sono stati trovati dei vasi d’epoca antica e per questo sono stati anche denunciati per ricettazione.
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