Si è discussa ieri in consiglio comunale la mozione di sfiducia alla sindaca di Porto Empedocle Ida Carmina. I voti a favore della chiusura di questa esperienza amministrativa pentastellata non sono stati abbastanza, Carmina resta quindi la prima cittadina della città marinara.
La mozione di sfiducia era stata presentata da otto consiglieri comunali e ieri, discussa in aula, ha raccolto nove consensi e cinque “no”. Per passare, però, servivano almeno 11 “sì”. Ida Carmina resta sindaca di Porto Empedocle e l’esperienza amministrativa pentastellata alla guida della città marinara non finisce qui.
A leggere la mozione di sfiducia in aula è stata la consigliera Di Emanuele. Una mozione che condanna l’operato della macchina amministrativa. I consiglieri firmatari delle mozioni di sfiducia presentate ultimamente nei confronti di Carmina erano 14, ma alla fine i voti per mandare a casa il sindaco sono stati 9. A favore della prima cittadina, oltre ai due consiglieri della sua maggioranza, anche Puccio, Taormina, Cortelli, Ersini e Sanfilippo.
Voci di corridoio vogliono che qualche consigliere di opposizione si sia tirato indietro grazie alla recente nomina dell’assessore Di Betta. C’è chi tra gli stessi consiglieri ha parlato di “giochi di palazzo”; il consigliere Todaro, dal canto suo, ha affermato: “A Porto Empedocle il Movimento 5 Stelle ha perso la sua verginità. Non siete diversi, siete peggiori”.
Per la sindaca Carmina alla fine è prevalso il senso di responsabilità. Niente decadimento degli organi comunali quindi e niente commissariamento per Porto Empedocle. Intanto numerosi i cittadini e le forze dell’ordine che erano presenti ieri in aula Amormino. Per questioni di sicurezza e logistica non sono potuti entrate tutti dentro l’aula consiliare, ma molti, grazie agli altoparlanti che diffondevano per strada quanto si stava dicendo dentro il palazzo comunale, hanno seguito e ascoltato il consiglio comunale ai piedi del Municipio.
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