Dopo l’interdittiva antimafia del prefetto di Agrigento Dario Caputo, alla società Hydortecne arrivano i due commissari che dovranno gestirla. Sono gli stessi nominati nel novembre scorso per Girgenti Acque.
A inizio settimana l’interdittiva antimafia della Prefettura, adesso la nomina dei commissari che dovranno gestire la società. La vicenda è quella della società Hydortecne collegata, come è noto, a Girgenti Acque.
I commissari nominati dal prefetto Dario Caputo che dovranno gestire la Hydortecne sono gli stessi che nel novembre del 2018 sono stati nominati per il caso Girgenti Acque. Si tratta di Gervasio Venuti e Giuseppe Massimo Dell’Aira.
Per la Prefettura, alla Hydortecne, società “figlia” di Girgenti Acque, “sussistono elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa” ed è di fatto –si legge nell’interdittiva- “un “clone” della Girgenti Acque, diretta da soggetti indicati direttamente dalla concessionaria e che ha a capo un amministratore unico, Pietro Arnone, che è uomo di strettissima fiducia di Marco Campione”.
Ricordiamo che la Hydortecne ha svolto per conto di Girgenti Acque una serie di attività: dall’installazione dei contatori all’invio delle bollette.
A pesare sulla decisione della nuova interdittiva del prefetto Caputo anche i rapporti diretti e arcinoti tra Campione e Arnone, il quale, dice la Prefettura, “risulta essere stato titolare di almeno una carica in quaranta imprese, in gran parte a struttura consortile, molte delle quali riconducibili alla famiglia Campione, ovvero a elementi contigui alla mafia o dichiaratamente mafiosi”.
Adesso dunque, come già avvenuto per il gestore del servizio idrico Girgenti Acque, i due commissari dovranno meglio capire la gestione di questa seconda società.
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