Una emorragia intestinale non diagnosticata sarebbe stata la causa della morte di un empedoclino. Si tratta di Michele Di Stefano, deceduto all’ospedale di Agrigento nel giugno del 2016. Di Stefano fu ricoverato in ortopedia perché, dopo essere stato investito da un’auto, riportò la frattura del femore. Morì dopo 10 giorni di ricovero.
A distanza di quasi tre anni dal fatto, il giudice Francesco Provenzano, accogliendo l’opposizione dell’avv. Figliomeni all’archiviazione avanzata dalla Procura, ha disposto l’imputazione coatta di quattro medici in servizio nel reparto di ortopedia. La richiesta di rinvio a giudizio, che dovrà essere formulata entro dieci giorni, è nei confronti di Giuseppe Tulumello, Giovanna Callea, Santo Rapisarda e Salvatore Pinella.
Secondo il giudice devono essere processati per omicidio colposo perché, “in violazione delle linee guida specifiche, hanno omesso gli esami strumentali che avrebbero accertato in tempo utile la presenza di un’emorragia intestinale e, quindi, i trattamenti chirurgici e terapeutici”.
Al contempo il Gip Provenzano ha disposto l’archiviazione di altri sei sanitari in servizio al pronto soccorso e al reparto di terapia intensiva.
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