Debiti per quasi 90 milioni di euro a fronte di crediti che potenzialmente potrebbero coprirli, ma che all’atto pratico sono somme che prima di tutto devono essere recuperate. Situazione finanziaria difficile per Girgenti Acque, che si rivolge al tribunale fallimentare.
Tanti debiti e una situazione societaria a rischio. Girgenti Acque si sarebbe rivolta al tribunale fallimentare di Agrigento per tentare la via del “concordato preventivo”, già adottata dalla Hydortecne.
“La società – dice il provvedimento – non è allo stato insolvente, ma vive uno stato di tensione finanziaria, anche in ragione dell’esigenza che la gestione commissariale disponga delle necessarie risorse per salvaguardare l’operatività aziendale e la gestione del pubblico servizio”.
L’ente gestore del servizio idrico integrato conterebbe debiti per oltre 89 milioni di euro e la procedura che si vuole intraprendere potrebbe portare al risanamento di Girgenti Acque, ma potrebbe anche lasciare a bocca asciutta i creditori dell’azienda.
La società conta 178 dipendenti, oltre ai 150 lavoratori della Hydortecne, e vanterebbe crediti per oltre 47 milioni di euro, che in parte si starebbero recuperando coattivamente. Girgenti Acque vanterebbe anche somme pari a circa 200 milioni di euro per contenziosi attivi ma che dipenderebbero dall’esito di alcuni ricorsi presentati contro l’Ato e l’Ati soprattutto per il calcolo delle tariffe.
Crediti che, se verranno effettivamente recuperati, potrebbero sostenere un debito di quasi 90 milioni di euro.
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