C’è il primo nominativo nel registro degli indagati nel fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura di Agrigento sul caso della nave Ong “Mare Jonio”, che ha salvato e fatto sbarcare a Lampedusa una 50tina di migranti. Si tratta del comandante della Ong, Pietro Marrone. Intanto il sequestro dell’imbarcazione è stato convalidato.
La Procura ha iscritto nel registro degli indagati il comandante della nave Ong “Mare Jonio” dell’associazione Mediterranea. Si tratta di Pietro Marrone, il cui nome è il primo a finire nell’elenco degli indagati del fascicolo d’inchiesta aperto sul caso. Si tratterebbe di un atto dovuto per consentire l’interrogatorio.
La Ong, due giorni fa, ha ormeggiato al molo di Lampedusa facendo sbarcare una 50tina di migranti salvati al largo della Libia. Le ipotesi di reato a carico del comandante della “Mare Jonio” sono il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e il mancato rispetto dell’ordine di un comandante di nave da guerra. Pietro Marrone non ha fermato il natante e si è avvicinato a Lampedusa pur avendo disobbedito all’alt intimato nella notte tra lunedì e martedì dalla Guardia di Finanza. Il mare sarebbe stato in tempesta. “Lo rifarei”, ha detto l’indagato prima di entrare nella caserma della Finanza per essere interrogato.
Ieri è stato convocato in Capitaneria di Porto anche l’armatore della “Mare Jonio”. Sono iniziati anche gli interrogatori dei componenti dell’equipaggio e di quanti erano sulla Ong, verranno ascoltati inoltre i migranti soccorsi a circa 46 miglia dalla costa libica e attualmente ospiti dell’hotspot di c.da Imbracola.
Il sequestro della nave, intanto, è stato convalidato. A coordinare l’inchiesta sono il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella e il sostituto Cecilia Baravelli, che si trovano a Lampedusa per seguire direttamente la vicenda. “È stato convalidato il sequestro dell’imbarcazione – ha detto il numero due della Procura di Agrigento, Salvatore Vella -, si tratta di un provvedimento di sequestro probatorio che serve semplicemente ad accertare i fatti”.
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, appresa la notizia, ha dichiarato all’ingresso di Palazzo Chigi: “C’è stato finalmente il sequestro di un’imbarcazione. Il provvedimento […] è un precedente storico. […] questo, per me, è storico perché non erano mie ipotesi che ci fossero illegalità”.
“Abbiamo appreso della convalida del sequestro della nave – ha detto il portavoce di Mediterranea, Alessandra Sciurba -. Ovviamente nei prossimi giorni faremo ricorso. Noi non godiamo di nessuna immunità, ma siamo certi di avere operato nel rispetto del diritto e felici di avere portato in salvo 50 persone”.
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