Il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, convoca d’urgenza un tavolo tecnico per far fronte all’erosione costiera a ridosso della strada statale 640, tra Agrigento e Porto Empedocle. Il Governatore accusa una scarsa attenzione sul fenomeno da parte di chi sul territorio ne è direttamente coinvolto.
Un dissesto lungo 15 chilometri che, con il progredire dell’erosione, metterebbe a rischio la stabilità di una importantissima arteria viaria. Dopo la recente segnalazione dell’associazione ambientalista MareAmico e dopo la conseguente apertura di un fascicolo conoscitivo da parte della Procura della Repubblica di Agrigento, a trattare dell’erosione costiera a ridosso della statale 640, tra Agrigento e Porto Empedocle, è anche il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
“La frana tra Porto Empedocle e Agrigento è l’esempio evidente di come chi dovrebbe vigilare sulle strade statali non lo sa fare – ha tuonato senza mezzi termini il Governatore dell’Isola -. Il Governo nazionale se ne faccia una ragione!”.
“Dall’Anas, che ha competenza su questa strada – precisa Musumeci – abbiamo ricevuto una nota soltanto il 20 febbraio scorso: si tratta di un monitoraggio condotto dal 2008 fino al 2017 e che ha messo in evidenza l’esistenza di una falesia che sta arretrando ogni anno di due metri. Né alcuna segnalazione – continua il Presidente – era mai arrivata, prima, dalle amministrazioni cittadine di Agrigento e di Porto Empedocle: è evidente che c’è stata una scarsa attenzione da parte di chi sul territorio è direttamente coinvolto”.
Nello Musumeci, in qualità di commissario di governo contro il dissesto idrogeologico, ha convocato d’urgenza per lunedì prossimo un tavolo tecnico per individuare le contromisure da adottare. Parteciperanno anche il Dipartimento regionale dell’Ambiente, l’Anas, la protezione civile regionale, il Genio civile, la Prefettura e i Comuni di Agrigento e Porto Empedocle.
“Bisognerà valutare attentamente se esiste un pericolo imminente e – ha detto il presidente della Regione – pianificare una strategia d’intervento per contrastare i gravi fenomeni che sono in corso”. Musumeci ha annunciato che attraverso l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico è già stata programmata l’elaborazione di un nuovo “Contratto di Costa” per un intervento di recupero e messa in sicurezza della fascia costiera agrigentina.
Commenta articolo