Capire lo stato del rischio crollo e monitorare la sicurezza delle strade. È quanto intende fare la Procura di Agrigento che ha aperto un fascicolo conoscitivo sul rischio crolli lungo la SS 640. Problema segnalato pochi giorni fa dall’associazione ambientalista MareAmico Agrigento.
La procura di Agrigento vuol vederci chiaro e ha aperto un fascicolo conoscitivo sul rischio crolli lungo la strada statale 640.
La decisione arriva a seguito della pubblica denuncia dell’associazione MareAmico Agrigento che, attraverso dei video realizzati con un drone e inoltrati agli ordini di stampa locali e nazionali, ha mostrato i danni dell’erosione: pian piano la nostra costa si sta sgretolando e questo avviene a ridosso di una importante infrastruttura viaria, a pochi passi anche da una galleria, che da Agrigento conduce a Porto Empedocle.
I magistrati, guidati dal procuratore Luigi Patronaggio, vogliono quindi capire lo stato delle cose e monitorare la sicurezza delle strade. Nessuna ipotesi di reato al momento verrebbe contestata. Un atto conoscitivo dunque che parte dalla Procura, così come del resto avvenuto già in passato con il ponte Morandi di Agrigento.
L’associazione retta da Claudio Lombardo parlava dei ben 15 km di costa a rischio crollo e chiedeva un intervento della Regione e di Anas. Visibili con l’occhio del drone le frane che stanno interessando la nostra costa.
“Ormai le frane distano pochi metri dalla sede stradale –scriveva Claudio Lombardo- ed è a rischio pure una galleria”. Secondo MareAmico è necessario effettuare urgentemente uno studio sull’unità fisiografica (da Capo Rossello a Punta Bianca) e agire.
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