Un 50enne favarese è finito a processo con l’accusa di aver picchiato e violentato l’ex moglie. Le accuse mosse nei suoi confronti sono state confermate ieri, in aula, dalla donna.
“Credeva avessi l’amante ed era sempre aggressivo –ha detto davanti ai giudici. Prima di andare via da casa mi ha picchiato e violentato. Dopo alcuni giorni –ha ricostruito la donna- ho scoperto che si era portato via la mia carta bancomat, svuotandomi il conto”.
Costituitasi parte civile con l’assistenza dell’avvocato Domenico Russello, ha dato quindi la sua versione dei fatti davanti al collegio di giudici presieduto da Gianfranca Claudia Infantino. Il fatto contestato al cinquantenne, difeso dall’avvocato Salvatore Cusumano, risale all’aprile del 2016. Avrebbe picchiato selvaggiamente la moglie, la quale subì traumi al cranio e alla schiena, per poi imporle un atto sessuale.
L’uomo deve rispondere dei reati di maltrattamenti, lesioni aggravate, violenza sessuale e appropriazione indebita.
Commenta articolo