Successo di pubblico e di critica per la commedia “A morti spara e… a cu acchiappa acchiappa” del gruppo Giò 90 San Vito portata in scena sabato e domenica scorsi al teatro San Francesco di Favara. 19 attori che hanno saputo far passare una bella serata di divertimento al numerosissimo pubblico presente.
Oltre alla bravura dei conclamati attori della compagnia teatrale Giò 90 San Vito, quello che è emerso sul palco del teatro San Francesco di Favara è stato sicuramente “il gruppo”, l’armonia tra gli attori.
Si è visto l’ottimo lavoro svolto in questi mesi di preparazione dai due registi Lilia Alba e Dino Patti che hanno saputo dare a ognuno il proprio personaggio.
Successo quindi per la commedia “A morti spara e… a cu acchiappa acchiappa”, portata in scena sabato 9 e domenica 10 marzo nell’ambito della terza edizione di “RASSEGNAti” del direttore artistico Giuseppe Crapanzano.
Chi quasi alle prime armi, chi veterano del teatro, gli attori hanno intrattenuto il numerosissimo pubblico giunto alla collina Belvedere. Tantissime le risate regalate, grazie anche a due personaggi che hanno saputo cogliere al meglio il proprio ruolo: un elettricista con un tic particolare, interpretato da Gino Sorce, e una cameriera bizzarra, ruolo portato in scena da Annamaria Bennardo, che, seppur attori non principali di questa opera, hanno davvero divertito i presenti.
Brava anche Stefania Bellavia nel ruolo di Teresa, la moglie del defunto Carmelo Sutera Sardo. Ottima la presenza scenica anche di Carmelo Capodici, Lucia Milia e altri attori della compagnia Giò 90. Bravi tutti.
La serata, presentata da Valentina Piscopo, si è aperta con un prologo. Poi la scena nel salotto di casa Indelicato dove parenti e amici sono arrivati per unirsi al cordoglio della signora Teresa che da poco ha perso il marito. Il previgente defunto però aveva espresso nel testamento un desiderio inusuale: la sua morte si sarebbe dovuta sapere dopo il funerale. I familiari fanno di tutto per far rispettare la volontà del proprio caro, ma tra equivoci e malintesi alla fine non è stato possibile. Tra varie gang, con il morto, poi resuscitato, che viene trasportato da una stanza all’altra, e altre dipartire inaspettate, la commedia ha davvero sorpreso i presenti.
In tre atti, “A morti spara e… a cu acchiappa acchiappa” è stata liberamente riadattata e tradotta in dialetto siculo-favarese da Lilia Alba ed è tratta dall’opera “Il Povero Piero” di Achille Campanile.
Emozioni e divertimento quindi per i 19 attori della compagnia. Soddisfatti si sono detti i due registi Lilia Alba e Dino Patti.
“Questa è Favara, attori che pur recintando in altre compagnie hanno voluto essere presenti anche in questa” –ha detto durante il suo intervento il direttore artistico Cioppino. Complimentandosi con tutto il gruppo ha poi aggiunto: “A differenza di altri, nel teatro favarese non ci sono rivali, c’è collaborazione”.
Il prossimo appuntamento con “RASSEGNAti” è sabato 23 marzo con “Basta ca mi maritu mu pugliu…” del gruppo “Via col Vento” per la regia di Franco Cilona.
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