Il Cobas-Codir, sindacato maggiormente rappresentativo della Regione Siciliana, facendo proprie le ragioni del malessere dei lavoratori regionali, proclama lo stato di agitazione del personale che, in assenza di ordini di servizio dettagliati, si atterrà scrupolosamente alle mansioni proprie della categoria di appartenenza.
Già da alcuni giorni, -scrivono dal Cobas-Codir- alcuni lavoratori, soprattutto di categoria A e B, in particolare dei Centri per l’Impiego della Sicilia, avevano accolto l’invito fatto da tempo dal sindacato ad attenersi scrupolosamente alle mansioni proprie della categoria di appartenenza. Una misura necessaria per sensibilizzare il governo regionale ad accelerare il più possibile il riconoscimento del ruolo e delle mansioni effettivamente svolte dal personale attraverso un processo di riclassificazione che interesserà tutti i 12mila dipendenti regionali.
“Questa decisione –precisano ancora dal sindacato- ovviamente rischia di rallentare il funzionamento di tutta la macchina amministrativa e – in questo particolare momento – potrà avere ricadute sulle misure di welfare varate dal governo nazionale in materia di reddito di cittadinanza”.
L’auspicio del sindacato è che il governo regionale dia un’accelerata al processo di riclassificazione prevista dal CCRL firmato lo scorso 28 febbraio e che è in attesa dell’approvazione della Corte dei Conti.
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