Operazione Kerkent: si costituiscono gli ultimi tre indagati: conclusa la fase dell’operazione sotto il profilo dell’esecuzione dei provvedimenti restrittivi emessi dall’Autorità Giudiziaria.
Si sono costituiti ieri gli ultimi tre indagati coinvolti nell’operazione Kerkent eseguita lunedì scorso dagli agenti della Direzione Investigativa Antimafia.
Negli uffici di Agrigento si sono presentati Fabio Contino e Gerlando Massimino. Il primo, 39enne, cognato di Giuseppe Messina, anch’egli arrestato nella vicenda, è gestore dell’autolavaggio sito a Villaseta che è considerato dagli inquirenti la base operativa e logistica dell’associazione; il secondo, Gerlando Massimino, 31enne, è il figlio di Antonio Massimino, riconosciuto il capo della famiglia mafiosa di Agrigento/Villaseta.
Contino e il cognato Messina sono indagati per aver fatto parte dell’associazione illecita dedita al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso.
Analogamente, presso la Stazione Carabinieri di Briatico si è costituito il calabrese Domenico Mandaradoni, 31enne, ritenuto responsabile di concorso nell’associazione illecita dedita al traffico e spaccio di stupefacenti, col compito di corriere della droga. Lo stesso è stato associato presso la casa circondariale di Vibo Valentia.
Ricordiamo che l’operazione Kerkent ha permesso di disarticolare un’organizzazione per delinquere con base operativa ad Agrigento e ramificazioni, in particolare, nel palermitano e in Calabria, dedita all’organizzazione sia degli aspetti operativi che di quelli logistici di un’intensa attività di traffico di sostanze stupefacenti, attraverso uno strutturato gruppo criminale armato.
34 in tutto le persone raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Palermo ritenute responsabili, tra l’altro, di associazione mafiosa, partecipazione e concorso in associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, detenzione abusiva di armi, sequestro di persona a scopo di estorsione aggravato e danneggiamento mediante incendio.
Con i tre arresti di ieri può definirsi conclusa la fase dell’operazione Kerkent sotto il profilo dell’esecuzione dei provvedimenti restrittivi emessi dall’Autorità Giudiziaria.
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