Lunedì prossimo è la festa del Santo Patrono di Agrigento. Ieri, dopo 8 anni di chiusura, è stata finalmente riaperta l’omonima Cattedrale San Gerlando. Agrigento ha di nuovo il suo Duomo.
La Cattedrale di Agrigento, dopo circa 8 anni di chiusura, è stata riaperta ai fedeli e alla comunità. Le porte si sono finalmente spalancate ieri pomeriggio di fronte ai tanti presenti che hanno partecipato all’evento.
Prima della Santa Messa, presieduta dall’Arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro, si è tenuto un momento di preghiera dinanzi alla porta del Duomo. Il cardinale è poi entrato benedicendo l’assemblea.
Durante l’omelia, il cardinale Montenegro ha parlato della Cattedrale San Gerlando come una mamma che resta ancora malata, la cui riapertura significa però che non è più in coma. La struttura e il colle su cui poggia necessitano ancora di interventi, ma quel che conta, ha detto l’arcivescovo di Agrigento, è che dopo lunghi anni la chiesa si ritrova a pregare in Cattedrale.
La speranza di riaverla aperta, ha precisato Montenegro, qualche volta è venuta meno a causa di “deludenti e insincere parole e tante vuote e finte promesse”. Frecciatina, forse, rivolta a politica e burocrazia. Il parroco della Cattedrale, don Giuseppe Pontillo, ha annunciato come in futuro la struttura sarà costantemente monitorata e controllata.
La celebrazione ha visto la presenza di diaconi, preti e religiosi di tutta la provincia e non solo. Presenti anche le massime autorità provinciali e regionali, nonché diversi sindaci e assessori dei Comuni agrigentini.
Tra i presenti alla cerimonia di riapertura, tra gli appartenenti al mondo della politica, anche il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, e l’assessore regionale al Territorio Salvatore Cordaro.
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