15 ricchezze della provincia di Agrigento sarebbero pronte per essere affidate ai privati. Tra i beni culturali da affidare tre ricadono sul territorio favarese.
La Regione Siciliana è pronta a firmare i bandi per attribuire ai privati dei beni culturali quali castelli, necropoli, grotte e ipogei.
In totale sono 65 località in tutta l’isola, 15 delle quali soltanto nella nostra provincia.
Siti di alto valore storico ma fino ad oggi rimasti fuori da ogni tipo di valorizzazione da parte dei comuni. Infatti secondo l’assessorato dei Beni culturali, i siti devono essere affidati ai privati perché potrebbero trovare una nuova vita. I siti sono tanti e alcuni di essi anche molto importanti.
Un esempio su tutti è il monte Caltafaraci, noto come “muntagnè”, sede di necropoli e antichi insediamenti.
Altri siti importanti si trovano a Favara come la villa romana di contrada Saraceno e la Rocca Stefano, affascinante roccia nelle campagne che presenta numerose tombe a grotticella.
Altri siti da affidare ai privati interessano i territori di Raffadali, Licata, Caltabellotta, Menfi, Naro, Palma di Montechiaro, Ribera, Sciacca.
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