Risate, emozione e riflessione ieri al teatro San Francesco di Favara. Inserito all’interno della terza edizione di RASSEGNAti, direttore artistico Giuseppe “Cioppino” Crapanzano, è stato portato in scena “Sogno di una notte a Bicocca”. A calcare il palcoscenico è stato il Teatro Mobile di Catania.
Quello di ieri, al teatro San Francesco di Favara, è stato uno spettacolo diverso dal solito. Teatro nel teatro, divertimento, notevoli performance attoriali ma soprattutto la riflessione sulla condizione umana, quando l’uomo viene privato della propria libertà, sono stati gli ingredienti di “Sogno di una notte a Bicocca”, portato in scena dal Teatro Mobile di Catania.
Il quinto appuntamento con la rassegna teatrale RASSEGNAti a cura della Cioppy Group Events, direttore artistico Giuseppe “Cioppino” Crapanzano, ha fatto calcare il palcoscenico favarese ad attori di tutto rispetto. Tra questi anche la regista Francesca Ferro, figlia dell’icona del Teatro che è stato Turi Ferro.
In due atti, lo spettacolo è ambientato dietro le sbarre del penitenziario Bicocca di Catania. Francesca Ferro coinvolge un gruppo di detenuti in un laboratorio teatrale, con iniziale scherno da parte di questi ultimi. Il teatro, però, per questi carcerati diviene ben presto una valvola di sfogo con la quale potere volare via con l’immaginazione dalla dura realtà nella quale vivono.
Sottile la riflessione sulla vita del detenuto, ma metaforicamente su chiunque viva “in gabbia” tra le difficoltà della vita di tutti i giorni, chiuso nella sua mente e nel suo cuore. Il gruppo di carcerati però, interpretando a modo loro “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare, spiccano il volo con l’immaginazione, vivendo una storia che non è la loro e rendendosi protagonisti della stessa. Riescono a “evadere” con la fantasia da quelle sbarre attraverso le quali gli spettatori in sala li hanno visti per tutto il tempo. È questa, ha detto il Direttore Artistico di RASSEGNAti Giuseppe Crapanzano al termine dello spettacolo, la magia del teatro.
Bravi gli attori, ognuno dei quali si è calato bene nella parte da interpretare. Ogni detenuto ha una sua storia, un suo luogo di provenienza, un suo dialetto e un suo accento. Una caratterizzazione dei personaggi sopraffina, basata – così come si è basata anche la storia – su di una esperienza vissuta realmente dalla regista Francesca Ferro, proprio nel carcere Bicocca di Catania.
Il prossimo appuntamento con il cartellone di RASSEGNAti è per sabato 9 febbraio. In Sicilia, e dunque anche a Favara, non esiste rassegna teatrale senza Pirandello: la compagnia Ramulia di Camastra porterà in scena il “Berretto a Sonagli”, riadattato e per la regia di Simone Luglio.
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