Interpretano un gruppo di detenuti che attraverso un laboratorio teatrale e la fantasia riescono a volare via dal carcere e dalla condizione sociale nella quale si trovano. Per la regia di Francesca Ferro, figlia del simbolo del teatro catanese Turi Ferro, domenica prossima 27 gennaio “Sogno di una notte a Bicocca” verrà portato in scena a Favara. Il Teatro Mobile di Catania giunge al teatro San Francesco per il quinto dei dieci appuntamenti inseriti nel cartellone della terza edizione di RASSEGNAti, la rassegna teatrale della Cioppy Group Events.
Quando una attenta riflessione sulla condizione umana del carcerato incontra l’energia e la comicità che mettono gioia nei cuori degli spettatori; quando il “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare incontra una sua rivisitazione ambientata nella nostra realtà; quando una compagnia che vanta un cast di particolare rilievo e bravura incontra Francesca Ferro, la figlia dell’immensa icona del teatro catanese che è stato ed è Turi Ferro, ne esce fuori uno spettacolo che è stato molto apprezzato da critica e pubblico.
Si chiama “Sogno di una notte a Bicocca” e domenica prossima 27 gennaio andrà in scena al Teatro San Francesco di Favara. Il quinto appuntamento con il cartellone di RASSEGNAti, la rassegna teatrale favarese organizzata dalla Cioppy Group Events, richiama nella città dell’agnello pasquale il prestigioso “Teatro Mobile di Catania”.
Regista e membro del cast attoriale, un cast di tutto rispetto, è Francesca Ferro. “Sogno di una notte a Bicocca” racconta la vita del carcerato, della gabbia che chiude il suo cuore e la sua mente e dalla quale può uscire solo con la fantasia. E per fare ciò gli attori interpretano questo gruppo di detenuti diretti da una regista, Francesca Ferro, che attraverso un laboratorio teatrale ha il compito di farli volare via con l’immaginazione da quelle sbarre che li chiudono nel carcere Bicocca di Catania. E magari questi carcerati attraverso il teatro possono rendersi protagonisti di una storia che non è la loro, magari reinterpretando a modo proprio il grande Shakespeare.
La regista, che si basa su un’esperienza personale fatta al penitenziario catanese, vuole togliere il giudizio nei confronti di chi sta scontando una pena, mettendo l’individuo prima del reo e l’umanità prima della colpa. L’elogio mosso al Teatro Mobile di Catania non riguarda però solo le straordinarie doti attoriali dei suoi componenti. “Sogno di una notte a Bicocca” fa ridere, fa divertire, fa immedesimare e fa anche notare i particolari accenti dei detenuti in base alla loro provenienza: dalle varie tonalità del dialetto siciliano a quello di altre regioni italiane.
Particolarmente fiero di avere portato a Favara una compagnia di questo calibro è il direttore artistico di RASSEGNAti Giuseppe Crapanzano, in arte Cioppino. Lo stesso assicura divertimento, tante risate, spunti di riflessione e qualità di un teatro di alta espressione.
L’appuntamento con la Cioppy Group Events e con “Sogno di una notte a Bicocca” è per questa domenica 27 gennaio nelle sale riscaldate del teatro San Francesco di Favara. Per ulteriori info è disponibile il numero 328.9514586.
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