Al via stamattina i lavori di ripristino della foce del fiume Akragas, ostruita da massi e detriti a seguito dell’ondata di maltempo registrata ad Agrigento ai primi di novembre scorso.
Un’eventuale nuova piena non avrebbe permesso il normale deflusso delle acque e per questo stamattina, con urgenza, si è provveduto ai lavori di ripristino della foce del fiume Akragas. Come ricorderete, la foce era stata parzialmente ostruita per colpa di tonnellate di detriti e massi arrivati lì a seguito della piena del fiume dello scorso 3 novembre. Alla lunga questa ostruzione avrebbe provocato anche la stagnazione delle acque del fiume per il difficoltoso ricambio delle acque della foce, con inevitabili ripercussioni igienico-sanitarie e all’avi-fauna presente in loco.
Nella giornata di ieri il Presidente della Regione Nello Musumeci aveva accolto la segnalazione di MareAmico e aveva incaricato il Genio civile di Agrigento a effettuare con urgenza i lavori necessari alla disostruzione del fiume Akragas.
Nel giro di due, tre giorni -ha detto Musumeci- la foce del fiume San Leone ad Agrigento sarà completamente liberata da ogni detrito che impedisce il regolare deflusso delle acque. Utilizzeremo la stessa ditta che sta già eseguendo i lavori, finanziati dalla Regione, nel tratto a monte, nei pressi del Villaggio Peruzzo, dove si è registrata l’esondazione dello scorso 2 novembre”. “Ho sentito al telefono – spiega il governatore – l’ingegnere Duilio Alongi, capo del Genio civile di Agrigento, il quale mi ha spiegato che l’ostruzione si è evidenziata soltanto adesso, dopo che il livello dell’acqua si è abbassato al termine della piena”.
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