Almeno quattro nell’agrigentino i feriti da botti fatti esplodere durante la notte di San Silvestro o nelle ore successive. Tre agrigentini, due a Licata e uno a Palma di Montechiaro, tutti maggiorenni, sono finiti all’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata.
Pare che nessuno sia in pericolo di vita. Nel caso dei due feriti a Licata, a questi sarebbero state diagnosticate lesioni e bruciature alle mani abbastanza importanti, ma con una prognosi inferiore ai 40 giorni. La persona ferita a Palma di Montechiaro, invece, è stata dimessa dopo i controlli e le medicazioni dei sanitari.
Inoltre, nella tarda mattinata di ieri, un 19enne del Gambia si è recato presso l’ospedale di Ribera con una ferita alla mano provocata dallo scoppio di un petardo, giudicata guaribile in circa 30 giorni. La ferita, però, sembrerebbe essere molto profonda e dunque il 19enne sarebbe stato trasferito all’ospedale “Civico” di Palermo.
Intanto nella notte tra il 31 del 2018 e l’1 del 2019 i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per estinguere degli incendi. Uno avrebbe interessato un cassonetto a Licata, un altro si sarebbe sviluppato in un casolare disabitato di via Caldara, a Siculiana, e un terzo ha interessato una struttura fatiscente e disabitata di via Reale, a Favara.
Da capire, in tutti e tre i casi, come siano partite le fiamme. Non si esclude che la scintilla possa essere stata innescata dallo scoppio di qualche petardo. Spetterà alle indagini delle forze dell’ordine far luce in merito.
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