Conferenza stampa in Questura questa mattina ad Agrigento. Il Questore, Maurizio Auriemma, al termine di quest’anno ha relazionato sull’attività svolta nella provincia agrigentina dalla Polizia di Stato nel 2018.
In provincia di Agrigento i delitti denunciati sono in calo. Nel 2017 erano stati 10.946 mentre in questo 2018, al 10 dicembre, si è raggiunta quota 10.266. 680 in meno rispetto al precedente anno, corrispondenti a un -6,2%. In leggero calo, negli ultimi 12 mesi, anche i reati predatori.
A fornire i dati è la Questura di Agrigento che in conferenza stampa alla presenza – tra gli altri – del Questore Maurizio Auriemma, ha tracciato un consuntivo dell’attività svolta quest’anno dalla Polizia di Stato in territorio agrigentino.
Attività che ha avuto luogo in un territorio che, come l’anno scorso, anche nel 2018 ha registrato 5 omicidi. 3.600 i furti, in leggero calo rispetto ai 3.718 del 2017. Crescono del 25% invece i casi di rapine: 65 l’anno precedente, 82 nell’ultimo periodo. A ribasso i danneggiamenti e gli incendi – proprio per gli incendi buona parte dei casi si sono registrati a Licata – così come sono in calo rispetto al 2017 anche le lesioni personali dolose, passate da 549 a 485. Le frodi informatiche, di contro, si confermano essere un “trend” in crescita: l’anno scorso sono stati 799 i casi registrati, quest’anno invece 870. Le violenze sessuali, infine, scendono dalle 24 del 2017 alle 15 del 2018.
L’attività di Polizia Giudiziaria in provincia – in termini di arresti e fermi eseguiti – negli ultimi 12 mesi è cresciuta del 30%. 192 i fermi e gli arresti nel 2017, 249 quelli del 2018. Nell’ultimo anno dalla Questura agrigentina sono stati emanati 25 ammonimenti. Tra le altre misure di prevenzione, 26 sorveglianze speciali e 8 divieti di accesso ad aree urbane.
I territori della provincia dove la Polizia ha riscontrato più reati nel 2018 sono Agrigento, Licata, Sciacca, Porto Empedocle, Palma di Montechiaro e Canicattì. In queste zone la Polizia ha eseguito controlli – impiegando più di 8 mila volanti – che hanno portato a oltre 65 mila persone identificate, quasi 31 mila veicoli controllati, più di 21 mila controlli domiciliari, 98 arresti, 5 fermi e 383 denunce ad altrettante persone. Tutti numeri in crescita rispetto al 2017.
A diminuire nell’ultimo anno, rispetto al precedente, sono invece gli interventi di soccorso pubblico – 4.058 nel 2018, a fronte dei 4.466 del 2017 – e le chiamate al 113: 48.535 nel 2017 e 46.167 nel 2018.
I permessi di soggiorno rilasciati dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Agrigento sono oltre 7.300 nel 2018. Dato nettamente superiore rispetto ai 1.766 permessi rilasciati nel 2017. Secondo i registri dell’Ufficio, in totale i migranti sbarcati nell’ultimo anno sono 3.840, contro i quasi 11 mila sbarcati nel 2017. Tra respingimenti, espulsioni e ordini di allontanamento dal territorio nazionale, i provvedimenti emessi nel 2018 sono stati più di 3 mila.
Parlando del fenomeno dei migranti, in conferenza stampa il Questore Maurizio Auriemma si è concentrato anche sulla realtà di Villa Sikania, nel comune di Siculiana. Lì in 12 mesi sono stati disposti 1.460 servizi di vigilanza.
Gli agenti, nello stesso periodo, hanno controllato 70 esercizi pubblici in provincia. 60 i provvedimenti di cessazione, revoca e sospensione delle attività, perlopiù destinati a bar, discoteche e sale gioco. I poliziotti, nel 2018, hanno ritirato 340 armi e rilasciato 590 licenze di porto d’armi. 165 gli avvisi orali usciti dalla Questura e 69 i fogli di via obbligatori.
Gli agenti infine si sono impegnati anche in campagne di sensibilizzazione, come quella chiamata “Questo non è amore” e finalizzata al contrasto alla violenza di genere. Incontri sulla legalità e controlli contro il consumo e lo spaccio di droga anche presso diversi istituti scolastici superiori. In praticamente tutti è stato ritrovato dello stupefacente.
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