L’Assessorato regionale agli Enti Locali ha dato l’ok alla convocazione del referendum che nei prossimi mesi chiamerà i cittadini dei comuni di Cammarata e San Giovanni Gemini a decidere se unire o meno le due cittadine in un unico centro. In tal caso, prenderebbe vita il comune di Cammarata Gemini.
Ancora un passo avanti verso il referendum che potrebbe portare alla fusione dei comuni di Cammarata e San Giovanni Gemini. Dopo una lunga istruttoria, l’Assessorato regionale agli Enti Locali ha dato ai sindaci dei due centri agrigentini la possibilità di indire il referendum con il quale i cittadini potranno dire sì oppure no all’unione dei due paesi. Il decreto firmato dalla Regione che autorizza il referendum è stato firmato proprio ieri.
Di un ipotetico “Cammarata Gemini” si parla ormai da anni. I due centri montani vivono praticamente attaccati l’uno all’altro. Il comitato organizzatore sostiene che la fusione di Cammarata e San Giovanni Gemini e la costituzione di un unico comune si potrebbe considerare come la conclusione di un processo che culturalmente, fisicamente e socialmente è in atto da anni e che, in molti ambiti, risulta già compiuto.
“Dal punto di vista economico, sociale e urbano – secondo il comitato che promuove Cammarata Gemini – è innegabile che non sussista alcuna separazione e, in questi ambiti, la fusione è di fatto avvenuta”.
L’ultima parola, però, spetta ai cittadini dei due comuni. Spetterà a loro nei prossimi mesi, quando verranno convocati tramite referendum, decidere con il proprio voto se unire Cammarata e San Giovanni Gemini in un unico centro, Cammarata Gemini. Referendum che verrà appunto proclamato dai sindaci e che coinvolgerà tutta la popolazione.
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