In Sicilia sono oltre 800 le domande inviate dai giovani aspiranti imprenditori per usufruire della misura “Resto al Sud” che propone incentivi mirati al settore delle attività che vogliono nascere nel Mezzogiorno. Le domande già approvate prevedono la creazione di 1.147 nuovi posti di lavoro.
In Sicilia, allo scorso 17 novembre, sono 869 le domande presentate a Invitalia per “Resto al Sud”, l’incentivo dedicato ai giovani aspiranti imprenditori del Mezzogiorno. Di queste, 299 sono già state approvate e prevedono oltre 19 milioni di euro di investimenti per la creazione di 1.147 nuovi posti di lavoro sul territorio regionale.
Sono i dati illustrati lo scorso 23 novembre, a Palermo, nel corso di un incontro organizzato da Sicilindustria e dal Gruppo Giovani Imprenditori della Sicilia, in collaborazione con Invitalia.
L’economia meridionale, grazie all’intraprendenza dei giovani imprenditori, vuole dare cenni di vitalità. Durante l’incontro è stata espressa la necessità di una struttura adeguata a supporto delle iniziative imprenditoriali, anche con investimenti pubblici.
“Durante il periodo della crisi, il Mezzogiorno è l’area che ha sofferto di più e in cui il sistema delle imprese è stato più colpito – ha affermato Massimo Sabatini, direttore dell’area Politiche Regionali di Confindustria -. Ora c’è una vitalità, sicuramente non dovuta agli investimenti pubblici che sono addirittura calanti – ha detto -, che non possiamo disperdere”.
“Oggi un giovane imprenditore più che restare al Sud deve resistere al Sud – ha aggiunto il presidente dei Giovani Imprenditori della Sicilia, Gero La Rocca -. Occorre creare le condizioni strutturali con politiche pubbliche efficaci affinché i giovani non siano costretti a lasciare la Sicilia”.
L’incentivo ai giovani e alle imprese “Resto al Sud” è destinato a otto regioni del Sud Italia. Sono l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Campania, il Molise, la Puglia, la Sardegna e la Sicilia. In totale le domande presentate sono 5.036 per un investimento di quasi 333 milioni di euro con cui dare lavoro a 18.371 persone.
La maggior parte delle iniziative riguardano attività turistiche e culturali, con 2.627 domande pari al 52% del totale. A seguire le attività manifatturiere e artigianali. La presenza femminile è pari al 43%. Il 35% degli aspiranti imprenditori con la misura “Resto al Sud” ricade nella fascia tra i 30 e i 35 anni; il 26% di questi ha un titolo di studi molto alto.
La Regione che ha presentato più domande, 2.341, è la Campania, seguita proprio dalla Sicilia con le sue 869 domande.
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