Un uso responsabile del web. #caroamicoweb è il titolo del progetto elaborato e presentato dal Centro George Sand di Favara che ha visto coinvolti tre istituti scolastici. Stamattina incontro conclusivo al teatro San Francesco.
I giovanissimi di oggi, a differenza degli adulti di oggi, hanno generalmente una incredibile dimestichezza con pc e smartphone. Non a caso sono stati chiamati “nativi digitali”. Possiamo dire che sono nati già con il pc e lo smartphone in mano. Per loro però è più semplice anche per via delle loro giovane età e per la facilità di accesso che hanno ai social essere vittima di tutti quei fatti di cui si sente tanto parlare, solo per citarne qualcuno: cyber bullismo e adescamento in rete.
Allora per sensibilizzare i minori, le famiglie, le scuole, gli educatori all’uso responsabile del web è nato il progetto #caroamicoweb. E’ un progetto elaborato e presentato dal Centro George Sand di Favara, presidente arch. Luigi Sferrazza, che stamattina ha visto la conclusione con un convegno al teatro San Francesco.
Per la sua realizzazione sono stati coinvolti tre istituti scolastici: “Bers. Urso-Mendola” di Favara, il “ Fermi” di Aragona e il Liceo Classico “Empedocle” di Agrigento.
Diversi i momenti che, a partire dal mese di marzo scorso, hanno caratterizzato lo sviluppo e la piena attuazione del progetto: dibattiti, seminari, laboratori sperimentali, cineforum, indagine sull’uso del web da parte di ragazze e ragazzi, focus group, servizi di prevenzione, creazione dello sportello telefonico, sito internet.
Quello di stamattina, oltre a vedere protagonisti gli studenti e i rappresentanti delle istituzioni, ha costituito, un momento di sintesi del lavoro fatto. Diversi gli interventi che si sono succeduti in una sala piena di studenti. Hanno parlato e analizzato i numeri del fenomeno “Ragazze e ragazzi sui media” il sociologo docente dell’Università di Palermo Gaetano Gucciardo e la responsabile di Progetto e curatrice dei focus group, Annagrazia Sferrazza.
Di adescamento in rete ha invece parlato Michele Fiore, Ispettore della Polizia Postale.
Spazio anche alle attività espressive e multimediali dei ragazzi: il tema trattato dall’Istituto Fermi è stato “Social-mente Barbara”; l’istituto Urso-Mendola “Favara: Generazione hashtag” e il Liceo Empedocle con “Agrigento: Ombre e Luci nella rete”.
I lavori, che hanno visto un susseguirsi di interventi, sono stati coordinati dalla referente del Fermi di Aragona, Maria Portella. A concludere il Garante per l’infanzia e l’adolescenza Regione Sicilia Luigi Bordonaro.
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