Tappa agrigentina ieri per il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli che ha incontrato i sindaci per fare il punto della situazione sulla viabilità del nostro territorio. Intanto, da qualche parte, arriva la polemica.
Visita nell’agrigentino ieri da parte del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. In forza grillina all’interno del Governo Conte, Toninelli ieri ha passato in rassegna le criticità della viabilità della nostra provincia. Visitate le gallerie e i cantieri in corso sulla statale 640 Agrigento-Caltanissetta e sopralluogo anche al ponte Morandi e i suoi tanto discussi piloni che reggono una struttura, risalente agli anni ‘70, che necessita di interventi straordinari.
Il Ministro Toninelli nel pomeriggio ha anche incontrato il Prefetto e i sindaci del circondario per fare il punto della situazione sulla viabilità del territorio. Per il ministro la priorità verte sulle condizioni critiche delle strade provinciali per le quali annuncia l’intenzione di una progressiva acquisizione delle stesse da parte di Anas. Il progetto del Ministero prevede una maggiore presenza dello Stato in sostituzione alle Province per la gestione delle strade provinciali.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha anche annunciato di attenzionare con cura lo svolgimento dei lavori di Anas sul viadotto Morandi che collega Agrigento con Porto Empedocle.
Tra le competenze della carica rivestita da Toninelli anche le RFI.
In programma per oggi, a conclusione del tour siciliano, un incontro tra ministro e Presidente della Regione per confrontarsi sulla situazione delle strade. Per la tappa agrigentina il ministro Toninelli ieri era in compagnia del vicepresidente dell’Ars, Giancarlo Cancelleri, e del deputato agrigentino Michele Sodano.
Non proprio soddisfatto dell’incontro tra ministro e sindaci si è detto il primo cittadino di Agrigento Calogero Firetto. Lo stesso ha percepito poca concretezza nelle intenzioni annunciate dal Ministero.
Giancarlo Cancelleri controbatte. “Di risposte concrete ne stiamo dando” ha risposto, ma se questo a qualche sindaco non basta – secondo il giudizio del vicepresidente all’Ars – sarebbe anche arrivato il momento per queste persone di spogliarsi della casacca politica.
Commenta articolo