La Prefettura di Agrigento ha negato la certificazione antimafia alla società Girgenti Acque. Questo significa che l’azienda non può avere rapporti lavorativi con enti pubblici. Con il provvedimento del Prefetto Caputo vengono quindi revocati gli affidamenti e bloccate le gare in corso.
Il Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, ha emesso una certificazione antimafia interdittiva nei confronti della società Girgenti Acque, l’ente gestore della distribuzione idrica in 27 comuni dell’agrigentino.
Con il provvedimento delle ultime ore, Girgenti Acque si è vista quindi negare questa certificazione con conseguente revoca degli affidamenti, il blocco delle gare in corso e l’affidamento della gestione acque e dei depuratori a un commissario.
La certificazione antimafia è infatti un documento necessario rilasciato dalle Prefetture alle aziende che ne fanno richiesta e che vogliono intrattenere rapporti lavorativi con gli enti pubblici o semplicemente partecipare a gare d’appalto e fornire beni e servizi.
La decisione del vertice della Prefettura arriverebbe in seguito a una indagine svolta dalla Dia di Agrigento che, integrando le precedenti informative, avrebbe portato alla firma del provvedimento interdittivo. Tra le altre cose, forse si sospetterebbe un pericolo di condizionamento dell’impresa da parte della criminalità organizzata.
Al centro di questa nuova bufera abbattutasi su Girgenti Acque pare ci siano l’imprenditore Marco Campione e le sue vicende giudiziarie. La società, lo scorso gennaio, finì sotto i riflettori per una indagine della Procura di Agrigento che ipotizzò una rete affaristica contornata da assunzioni di familiari di politici e amministratori pubblici in cambio di favori.
L’inchiesta contava più di 70 indagati. Tra questi anche “nomi eccellenti” quali il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella, Angelo Alfano, padre dell’ex ministro degli Esteri Angelino Alfano, l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, politici agrigentini, deputati ed ex deputati, dirigenti pubblici, giornalisti e avvocati. Nel registro degli indagati anche l’ex Prefetto di Agrigento Nicola Diomede, che ha lasciato l’incarico in seguito all’indagine nei suoi confronti. Proprio Diomede, a cui verrebbero contestati presunti favoritismi fatti a Campione e alla sua società, avrebbe concesso in precedenza la certificazione antimafia a Girgenti Acque.
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