A Favara con delibera n.93 del 6 novembre 2018 è stato esternalizzato il servizio di riscossione dei tributi. È stato affidato alla S.R.R. Ato 4 Agrigento Est per un costo di 65 mila euro. In pratica la S.R.R. Ato 4 Agrigento Est dovrà occuparsi dell’attività di accertamento e successiva riscossione del tributo per l’anno 2012.
Ed ecco che sull’argomento interviene il Gruppo Misto al consiglio comunale di Favara. I consiglieri Marilì Chiapparo, Rossana Castronovo, Vito Maglio e Sergio Caramazza si chiedono cosa si cambiato dall’anno 2014 ad oggi.
In pratica nel 2014 –ricordano i consiglieri- il M5S di Favara chiedeva all’allora sindaco l’immediata revoca della delibera di giunta sulla esternalizzazione della riscossione dei tributi, esprimendo l’assoluta contrarietà all’affidamento in appalto del servizio. Sottolineava anche –dicono i consiglieri del gruppo misto- che il Comune di Favara aveva nelle proprie forze personale a sufficienza per poter esercitare il servizio o comunque si sarebbe potuto provvedere all’immediata formazione del personale stesso.
Adesso, l’amministrazione comunale pentastellata ha esternalizzato il servizio motivandolo “per mancanza di tecnologie adeguate e personale qualificato che possano consentire l’effettuazione dell’attività di accertamento volta a combattere l’evasione e l’elusione”.
Favara lo scorso anno -scrivono i consiglieri del gruppo misto- è stata costretta a vivere innumerevoli disagi dopo il recapito delle bollette Tarsu 2011 palesemente errate nei riferimenti catastali, negli importi tariffari e negli aspetti formali.
“Dire che il Comune manca di “personale qualificato” –scrivono- equivale a scendere nell’offesa personale, a oltrepassare il limite della decenza politica e a delegittimare non solo l’operato dei dipendenti ma anche la loro immagine personale”. L’augurio infine è che il sostituto assessore, da favarese, possa valorizzare le risorse interne.
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