Intanto ad Agrigento il calcolo dei danni subiti a causa del nubifragio dello scorso 3 novembre è ancora in corso e sta già rivelando cifre consistenti rispetto alle prime sommarie valutazioni.
Le aree colpite si estendono ben oltre la foce del fiume Akragas. Alcune delle situazioni più gravi sono ad esempio in via Favignana per il cedimento del costone roccioso, sul Lungomare Falcone-Borsellino per l’abbassamento della sede stradale, in via Crispi per un crollo, nella zona della Mosella al Villaggio Mosè.
“La conta –scrivono dal Comune- prosegue e in sostanza tutti i quartieri hanno subìto danni”.
Il sindaco Firetto ha consegnato a Roma al Comitato Direttivo dell’Anci un documento con cui chiede che l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani faccia propria la proposta di emendamento per estendere gli interventi destinati ai terremotati anche ai comuni colpiti dal maltempo in Sicilia e in Veneto.
Firetto quindi chiede che gli emendamenti alla finanziaria relativi alle agevolazioni per i comuni terremotati siano integrati prevedendo analoghi benefici anche in favore dei comuni colpiti dal maltempo in Sicilia.
Commenta articolo