Scomparsa della 27enne favarese Gessica Lattuca. Il papà Giuseppe dal carcere di Agrigento, dove si trova rinchiuso, scrive una lettera: “Aiutateci a trovare Gegè”. Intanto spunta un’altra lettera, questa volta anonima, sul presunto giro di prostituzione e ricatti video hard, arrivata alla Tenenza dei Carabinieri di Favara già dallo scorso gennaio.
Ancora una volta il caso della scomparsa della 27enne favarese è approdato sulle reti televisive nazionali. Ieri sera Quarto Grado ha parlato degli 89 giorni dalla scomparsa di Gessica Lattuca, dell’unico indagato, l’ex compagno Filippo Russotto, e dei quattro figli della donna, unici incolpevoli dell’intera vicenda. A parlare per la prima volta è stato anche il padre della 27enne, Giuseppe Lattuca, che ha scritto una lettera e l’ha indirizzata alla redazione di Quarto Grado.
Dal carcere “Di Lorenzo” di contrada Petrusa, dove l’uomo è detenuto, ha chiesto aiuto a quanti sanno. “Sono disperato perché non riesco a capire cosa è successo a quella povera figlia mia” – ha scritto il papà di Gessica.
Anche lui non crede che la figlia possa essersi prostituita. Da alcune intercettazioni Gessica, insieme ad altre donne, sarebbe coinvolta in un giro di squillo anche con video hard ricattatori.
“Parlano pure di filmini che servivano a fare i ricatti, ma non possono credere a tutte queste cose brutte –dice Giuseppe Lattuca. Gessica si era fidata di qualche amicizia sbagliata? Oggi tutti piangiamo, ma deve farlo –ha detto- chi ha fatto male a Gegè”. “Io chiedo a tutti di aiutarci a scoprire la verità –ha concluso l’uomo dal carcere di Agrigento-. Tutti si devono mettere la mano sulla coscienza e non devono invece parlare male di mia figlia”.
Intanto emerge anche un altro particolare. In tempi non sospetti, nel gennaio scorso, quindi all’inizio di quest’anno, sarebbe arrivata una lettera anonima ai carabinieri della Tenenza di Favara. In questa lettera si parlava di prostituzione, di video hard durante degli incontri intimi con i clienti e anche di ricatti per evitare la diffusione di questi filmati in cambio di soldi. E in questa lettera si faceva il nome di Gessica Lattuca.
Sul caso della sua scomparsa c’è massimo riserbo da parte dei carabinieri, non trapela proprio nulla. Fanno sapere soltanto che le indagini continuano e che si stanno muovendo in tal senso.
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