Una mozione è stata presentata dal vicepresidente vicario dell’ARS, on. Roberto Di Mauro, con la quale impegna il Governo regionale a riconoscere lo stato di calamità naturale su tutto il territorio della Sicilia a seguito della compromessa raccolta di uva da tavola, in particolar modo nell’agrigentino, a causa del fenomeno del “cracking” o spaccatura del frutto.
L’iniziativa del parlamentare fa seguito al grido d’allarme lanciato, da diversi mesi, da agricoltori, produttori e agronomi, per i quali anche l’attuale stagione agricola, legata alla raccolta dell’Uva Italia, è fortemente a rischio per la presenza di tale fisiopatia.
Già nel 2009 la zona del canicattinese visse una della stagioni peggiori in fatto di raccolta di uva per la presenza del “cracking”.
Intanto nei prossimi giorni i comuni di Canicattì, Ravanusa, Campobello di Licata, Naro, Camastra, Palma di Montechiaro chiederanno alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità, così come già fatto dal comune Mazzarrone, nel catanese.
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