Addio “quizzone”, solo due prove scritte più l’orale. Adesso i crediti scolastici saranno più importanti. Queste alcune delle novità annunciate dal Miur per i prossimi Esami di Stato.
Due prove scritte invece di tre, più l’orale. Maggiore attenzione al percorso svolto dai ragazzi nell’ultimo triennio, con un punteggio superiore assegnato al credito scolastico. Sono queste le principali novità annunciate dal Miur per i prossimi esami di maturità, quelli dell’anno scolastico 2018/2019, al termine dei quali i primi nati nel nuovo millennio conseguiranno il diploma di maturità.
Il voto finale continuerà a essere espresso in centesimi. Come detto, da quest’anno “salta” il “quizzone”, la terza prova scritta. Rimangono la prima, quella di Italiano (in programma il prossimo 19 giugno), e la seconda (in programma il 20 giugno) che riguarderà una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio. Ognuna delle due prove darà un massimo di 20 punti rispetto ai 15 previsti in precedenza.
La prova orale darà pure un massimo di 20 punti rispetto ai 30 degli scorsi Esami di Maturità. Ampio spazio invece al credito maturato nell’ultimo triennio delle superiori: se fino al precedente anno scolastico si poteva accumulare un massimo di 25 crediti, adesso se ne potranno avere fino a 40. Agli studenti del quinto anno verrà comunicata la conversione del credito già maturato per il terzo e il quarto anno.
Quindi 40 punti spettano al credito scolastico e 60 punti all’esame. Il punteggio minimo per superare l’esame resta fissato a quota 60. La Commissione d’esame – che rimane composta da tre commissari interni più tre esterni e il presidente di Commissione, anch’egli esterno, – può integrare il punteggio con al massimo altri cinque punti, a patto che il maturando abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame di almeno 50 punti.
Gli studenti del quinto anno, a marzo, dovranno affrontare inoltre la prova nazionale INVALSI, ovvero una prova scritta che ha lo scopo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti e indicare eventuali criticità, ma per quest’anno la partecipazione a questa prova non sarà necessaria per l’accesso alla Maturità. Non è necessario nemmeno lo svolgimento delle ore di Alternanza Scuola-Lavoro.
Per potere essere ammessi all’Esame di Stato bisognerà aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore e avere la sufficienza in ciascuna disciplina e nel comportamento. Il Consiglio di classe potrà deliberare l’ammissione anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto, ma dovrà motivare la propria scelta.
A gennaio saranno comunicate agli studenti le materie della seconda prova.
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