Maxi serra con oltre 150 piante di marijuana alte quasi tre metri. È questo quanto trovato dai Carabinieri di Sciacca e Ribera che hanno sequestrato circa una tonnellata di piante. Se immesse sul mercato, avrebbero potuto fruttare qualche centinaia di migliaia di euro. Guai per una coppia di agricoltori: per lei sono scattati i domiciliari, lui – volto già noto alle forze dell’ordine – è stato portato in carcere.
Era nascosta nel cuore delle campagne riberesi, tra alberi d’ulivo e fichi d’india. I Carabinieri, grazie anche al pattugliamento dall’alto per mezzo di un elicottero dell’Arma, hanno però individuato una strana distesa di alte piante verdi. È scattato il blitz e il sospetto si è rivelato fondato: sequestrata circa una tonnellata di piante di marijuana.
Operazione alle prime luci dell’alba da parte dei militari dell’Arma della Compagnia di Sciacca e della Tenenza di Ribera. Una trentina di carabinieri hanno fatto irruzione in un vasto appezzamento di terreno, in c.da Scirinda, trovando una maxi serra di marijuana e sorprendendo sul posto un agricoltore del luogo e la moglie.
All’interno della serra i militari avrebbero trovato oltre 150 piante di “Canapa indiana”, alte quasi tre metri e quasi tutte fiorite e pronte per il raccolto. Poco distante, fanno sapere i carabinieri, è stata scoperta anche un’altra serra dedicata all’essicazione delle piante con 40 chili di marijuana.
“La strada di accesso ai terreni era costellata di varie telecamere, probabilmente al fine di avvisare il proprietario di eventuali sgraditi accessi – ricostruiscono dal Comando Provinciale dell’Arma -. Proseguendo tra arnie e attrezzi agricoli, l’odore di marijuana si faceva sempre più intenso”.
Tutte le piante sono state sequestrate. Un carico, come detto, di un peso complessivo di circa una tonnellata che al dettaglio – secondo la stima dei carabinieri – avrebbe potuto fruttare alcune centinaia di migliaia di euro.
La sostanza stupefacente verrà distrutta nei prossimi giorni. Intanto l’uomo, S.C., 59enne già noto alle forze dell’ordine, è stato portato in carcere; per lei, S.A., 48enne, sono stati disposti gli arresti domiciliari. L’accusa per entrambi è quella di “Coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.
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