”Le domeniche gratis andavano bene come lancio pubblicitario – ha spiegato il ministro – ma se continuiamo così, a mio avviso andiamo in una direzione che non piace a nessuno. Per l’estate non cambia nulla, ma poi le cose cambieranno. Lascerò maggiore libertà ai direttori, – ha aggiunto Bonisoli – se vogliono mettere una domenica gratuita non c’è niente di male, ma quando c’è l’obbligo a farla non va bene”.
Secondo il neo ministro grillino, il forzare l’accesso gratuito ai siti e ai musei diventa un problema soprattutto nei mesi estivi, quando l’afflusso turistico raggiunge i maggiori picchi dell’anno, soprattutto la prima domenica di agosto. ”Migliaia di turisti stranieri che arrivano e pensano che gli italiani sono pazzi perché li fanno entrare gratis – ha detto Bonisoli –. Non avete idea dei commenti che sento a livello internazionale. Non capiscono questa strategia e non l’apprezzano. Rischiamo di svalutare il patrimonio nazionale”.
Sulla questione irrompe l’ex ministro ai Beni Culturali, Dario Franceschini, lo stesso che aveva proposto l’apertura gratis al pubblico dei siti e dei musei ogni prima domenica del mese. ”Il ministro ci ripensi, – ha detto Franceschini – sarebbe un grave errore. Le prime domeniche del mese hanno trainato l’aumento dei visitatori a pagamento, hanno avvicinato i cittadini ai musei delle loro città, hanno convinto comuni e privati a uniformarsi all’iniziativa coi loro musei”.
Secondo l’ex ministro, le domeniche gratis avrebbero anche avvicinato centinaia di migliaia di persone ai musei, molte delle quali per la prima volta, incoraggiando le visite senza gravare al contempo su bilanci familiari molto spesso difficili.
Ad ogni modo, per come annunciato dall’attuale ministro pentastellato, della questione ”ingressi gratis la prima domenica del mese” se ne riparlerà eventualmente dopo l’estate in corso.
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