Avrebbe tenuto cinque cani da caccia rinchiusi giorno e notte in un angusto e stretto garage, anche all’interno di piccole gabbie in metallo, tra i loro stessi escrementi.
Un paio di questi avrebbero avuto anche i collari elettrici che mandavano scariche elettrice ogni volta che l’animale provava ad abbaiare.
Questa la ricostruzione di un’associazione animalista che ha portato alla luce un presunto caso di maltrattamento di animali a Canicattì. I cani in questione sarebbero di un ex consigliere comunale della città.
L’associazione animalista ”Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali”, presidente Enrico Rizzi, ha richiesto l’intervento della Polizia Municipale e del Servizio Veterinario dell’Asp di Agrigento. Dal ”blitz”, lo scorso venerdì, sarebbe stata constatata la condizione di sofferenza e maltrattamento degli animali e l’utilizzo di vari farmaci, quali vaccini e cortisone, senza alcuna prescrizione medico–veterinaria.
L’ex consigliere sarebbe stato denunciato per il reato di maltrattamento di animali, che prevede l’arresto fino a due anni di reclusione e una multa di massimo 30mila euro.
Gli animali e le gabbie per la loro custodia, intanto, sarebbero stati sequestrati.
Commenta articolo