Il Comune di Porto Empedocle dovrà inoltre pagare le spese legali ai due imputati assolti: 5.500 euro andranno in favore di Firetto, 7.500 in favore di Alesci.
Entrambi, lo scorso ottobre, erano stati citati in giudizio dalla Procura regionale della Corte dei Conti. Le accuse ipotizzavano un danno all’erario del Comune della città marinara di oltre 3 milioni di euro.
A Firetto e Alesci la contestazione fatta era quella di avere utilizzato anticipazioni di liquidità ottenute nel 2014 dalla Cassa Depositi e Prestiti per provvedere alle spese correnti dell’Ente empedoclino. Soldi per i quali – secondo l’accusa – sarebbe stato aggirato il vincolo di destinazione; in altre parole le somme sarebbero state destinate a un fine diverso da quello previsto, pare per pagare debiti scaduti verso terzi, imprese e privati.
Un paio di anni dopo, nel 2016 e sotto l’attuale amministrazione pentastellata targata Ida Carmina, a Porto Empedocle fu dichiarato il dissesto finanziario dell’Ente Comune.
Il verdetto di assoluzione nei confronti di Calogero Firetto e Salvatore Alesci giunge dopo l’udienza avvenuta lo scorso 28 febbraio. Da allora non si era più saputo nulla. La vicenda, negli ultimi mesi, aveva fatto un gran parlare di sé anche oltre i confini della politica provinciale. Ancora sconosciute le motivazioni della sentenza che probabilmente saranno presto depositate.
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