Lo si legge sul decreto di nomina del funzionario ispettore, dal quale si apprende che a segnalare – con una nota risalente al 16 maggio scorso – è stato il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Casteltermini.
L’Ufficio Ispettivo della Regione aveva dunque invitato gli organi comunali della città a produrre – entro 30 giorni – un rapporto sui fatti riportati, non specificati sul decreto di nomina, ma da Casteltermini non sarebbe arrivato alcun riscontro.
Si è giunti dunque alla nomina di Vincenzo Raitano quale commissario ispettivo che avrà il compito di chiarire la questione.
Secondo quanto si legge sul decreto dirigenziale, si vuole approfondire in particolare ”il rispetto delle norme, dello statuto e dei regolamenti comunali” relativi alla trasmissione mensile ai consiglieri comunali dell’elenco degli atti prodotti da Giunta e Sindaco.
Secondo punto da approfondire è il rispetto delle norme regolamentari ”per la disciplina delle riprese audiovisive delle sedute del consiglio comunale”.
Terzo punto, come si legge testualmente, è ”il rispetto delle prerogative dei consiglieri comunali, del regolamento comunale e in particolare nel procedimento di presentazione di alcuni emendamenti, alla proposta di deliberazione del consiglio comunale di variazione di bilancio, presentati nel mese di aprile 2018 e ritenuti improcedibili”.
”La stessa delibera – si legge sul decreto dirigenziale della Regione – è stata ugualmente adottata in palese violazione delle norme regolamentari, statuarie e di contabilità pubblica”.
Gli oneri dell’attività di controllo del commissario ispettivo saranno a carico dell’Ente Locale di Casteltermini. L’accertamento ispettivo dovrà essere portato a compimento entro 90 giorni dalla notifica del provvedimento con cui Raitano è stato nominato, quindi entro il mese di ottobre.
Il funzionario inoltre dovrà relazionare con urgenza sull’esito della verifica svolta nel centro agrigentino, rapportando i fatti – se sarà il caso – direttamente all’autorità giudiziaria competente.
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