Pare che la vittima fosse appena approdata al porto con il suo peschereccio e che qualcuno la stesse aspettando per fare fuoco. L’ipotesi più accreditata sembrerebbe essere quella di un agguato, un regolamento di conti, ma rimane fitto il riserbo degli investigatori.
A lanciare l’allarme sarebbe stato qualcuno che, sabato sera, era al porto e avrebbe sentito sparare. Il 30enne, ferito a una gamba, è stato subito portato all’ospedale ”San Giovanni di Dio” di Agrigento e ieri sarebbe stato sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione del proiettile. Non sarebbe comunque in pericolo di vita.
A occuparsi delle indagini la Polizia di Stato, gli agenti avrebbero già sentito la vittima. Sul posto dell’agguato, sabato scorso, anche carabinieri, finanzieri e gli uomini della Capitaneria.
Subito dopo la segnalazione del fatto, Porto Empedocle era stata rastrellata dalle forze di Polizia alla ricerca del presunto autore dell’attentato. Ciononostante, il sospettato non sarebbe stato rintracciato, così come l’arma: pare una pistola calibro 7,65. Intanto sarebbero state acquisite immagini dalle telecamere di videosorveglianza presenti nell’area portuale.
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